Reduce da un mortificante esilio ed ancora alle prese con le indagini, il sindaco mostra segni di cedimento

(a) Torre del Greco – Il fiato della magistratura sul collo è probabilmente il più serio dei suoi problemi. Reduce da un mortificante esilio ed ancora alle prese con le indagini degli investigatori, il primo cittadino Ciro Borriello mostra palesi segni di cedimento. Che il sindaco fosse una persona estremamente vulnerabile nelle situazioni di emergenza lo si era già ampiamente intuito. Ma che addirittura potesse perdere la testa nel corso del suo primo consiglio comunale post esilio lascia intendere che la tensione si taglia a fette, e che la maggioranza dovrà serrare i ranghi per proseguire nella propria attività di governo.

Un sindaco ‘pugile’: Attaccarlo, di questi tempi, è un rischio grosso. Ne sanno qualcosa il consigliere Massimo Meo e il Presidente dell’assise comunale Michele Polese. Il primo è stato riempito di improperi durante la delicata discussione sul depuratore industriale, mentre Polese – che aveva nel frattempo sospeso la seduta – pare abbia subito l’irruenza del primo cittadino nel chiuso della stanza di quest’ultimo. Episodi che richiamano l’aggressione di settembre 2009 di cui fu vittima Franco Gallo: il consigliere del Movimento per le Autonomie si rifiutò di entrare in Giunta, intralciando così le manovre politiche di Borriello che, infuriato, inveì contro l’ex esponente di Alleanza Nazionale cacciandolo dalla propria abitazione di Via del Monte.
La partita in Procura: Indagato per abuso di ufficio e soppressione di atto pubblico, i guai giudiziari pendenti in capo al primo cittadino si riflettono nella loro interezza in seno al consiglio. Venti giorni di esilio forzato per permettere agli investigatori di fare chiarezza sul presunto giro di mazzette e favori finalizzati a coprire alcuni abusi edilizi. Uno scandalo che ha sin ora coinvolto anche alcuni esponenti della polizia municipale, politici locali e dirigenti comunali. Che si tratti di una bolla di sapone o di una vera e propria cupola, sarà la Procura di Torre Annunziata a deciderlo. Al momento, Borriello continua a governare. Con nervosismo, ma continua a governare.
Manovre in Giunta: Un grosso segnale stradale con su scritto ‘lavori in corso’ sovrasta gli scranni dell’esecutivo. Una Giunta in perenne trasformazione, a tutto discapito della stabilità e di un azione di governo uniforme, coerente e duratura nel tempo. L’ultimo avvicendamento è quello tra l’uscente Filippo Borriello e Rosario Luccio, la cui poltrona in aula consiliare è ora occupata da Francesco Cuciniello. In precedenza, era Vittorio Guarino a seguire lo stesso percorso di Luccio (in consiglio subentrava Domenico Brancaccio). Ricordiamo invece il discusso allontanamento di Olga Sessa, la pediatra troppo vicina alle ragioni del Comitato Pro Maresca (altro argomento che mette l’orticaria al primo cittadino) e la nomina a vice sindaco di Rosario Rivieccio. Un operazione dietro la quale potrebbe celarsi un possibile patto di ferro tra il sindaco e il Movimento per le Autonomie – così come anticipato dal nostro giornale – in vista delle prossime tornate elettorali.
Nino Aromino
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 20 aprile 2011