Napoli – Sergio Bruni, su Eduardo Tv tre appuntamenti a lui dedicati nella trasmissione Telefunken
il programma ideato da Pino Ecuba realizzata con la collaborazione di Salvatore Piedimonte

Un omaggio a Sergio Bruni a 19 anni dalla sua scomparsa: il grande interprete della musica napoletana sarà infatti protagonista di tre puntate di Telefunken, la trasmissione ideata da Pino Ecuba e realizzata in collaborazione con Salvatore Piedimonte, in onda da dodici anni su Eduardo (canale 653 del digitale terrestre), la televisione che fa leva sull’archivio storico di Canale 21.
Una vecchia radio, la luce diffusa da un vecchio lume, un piccolo divano rosso in pelle costituiscono l’ambientazione scelta per uno dei “cutl” dell’emittente nata dall’intuizione di Paolo Torino di dare una “nuova vita” all’archivio curato da Alfonso Torino e tornato in auge con il passaggio al digitale terrestre. “Eduardo – spiega Pino Ecuba – è nata quando ci siamo resi conto dell’immenso patrimonio artistico-culturale presente negli archivi di Canale 21”. Ora l’obiettivo è di fare crescere questo progetto: “Ma serve la collaborazione di istituzioni e imprenditori campani, visto che finora – salvo rari casi – mai nulla è stato donato per il restauro e la digitalizzazione dei vecchi nastri umatic, che in media hanno una quarantina d’anni”.
Eduardo insomma si prefigge di essere sempre più un baluardo della cultura e della tradizione non solo di Napoli e della Campania ma di tutto il sud. Prova ne siano altri programmi come Quo Vadis e Napoli è che allietano i suoi telespettatori. “Eduardo meriterebbe di essere una televisione nazionale – è la convinzione di Salvatore Piedimonte – per dare spazio ai nostri ingegni, ai talenti e alle eccellenze produttive. Basterebbe concentrare gli investimenti oggi sparpagliati in una televisione del sud per il sud”.
Intanto Eduardo già programma la prossima stagione televisiva, per la quale ha – tra innumerevoli progetti – in serbo due importanti novità: si tratta delle trasmissioni “Senza chiedere il permesso” e Historia Napolitana che, dopo lo stop a causa della pandemia, sono oramai in base di lancio.