MariaGiovanna Luini racconta e commuove con il suo libro

I ricordi di Lucia rimontano come la marea in un lungo breviario dell’anima. Un chirurgo brillante, con la vocazione della scrittura, che rivolge il suo sguardo all’immensità del mare e alla danza leggera dei delfini. Una traversata solitaria, per dimenticare un passato doloroso, da cui rifuggire, e la necessità incessante di un cuore che cerca la redenzione attraverso lo sfogo immediato dello scrivere. E’ un racconto commovente, a tratti brutale, ma sorprendentemente incalzante, quello che MariaGiovanna Luini, ci propone nel suo libro "Una storia ai delfini" (Edizioni Creativa 10 euro). Le lacrime del cuore di Lucia, la protagonista, risucchiano quelle del volto dei lettori, in una storia di profondo smarrimento nei sentieri della vita. Lucia, ama leggere, più di tutto ama il suo lavoro, la sua tranquillità, il suo vivere indipendente. Fino a quando nella sua vita irrompe la figura di un sedicente amante, che la porta all’altare. Nel momento dell’idillio più grande, ecco che si prospetta in lontananza il baratro più cupo. In un vortice di indifferenza e voluttà, la protagonista rinuncia a se stessa, smarrisce personalità, pudore, dignità. Tutto sembra perduto, anche perchè la sua ancora di salvezza, nei momenti più bui, le è strappata via da una malattia progressiva e fatale. Ma la rinascita è alle porte: un nuovo amore, un figlio tanto desiderato, la pubblicazione del suo primo romanzo. Rifiorisce la voglia di vivere, per un finale drammatico e improvviso, che rompe le catene della logica e della compassione. MariaGiovanna Luini, con questo libro mette a nudo la sensibilità femminile, su temi toccanti e difficili, quali la vita e la morte, la malattia e la gioia, e la fatalità, il destino burbero, che annega desideri e speranze. L’introduzione a cura di Umberto Veronesi, rispecchia in maniera semplice e diretta tali sentimenti, per una collana "Declinato al femminile", che fa di questo testo una perla preziosa.
Caterina A. Stuppia