Come ogni anno, l’appuntamento con religione e tradizione è fissato all’8 dicembre

Torre del Greco ricomincia dalla tradizione. Fervono, tra le strade della città del corallo, i preparativi per la ricorrenza più amata dai fedeli, corallini e non. E’ iniziato l’8 ottobre, infatti, il conto alla rovescia per la Santa celebrazione dell’Immacolata Concezione, un voto di fede che dal 1862 viene rinnovato in pompa magna l’8 Dicembre di ogni anno.
“Liberaci da ogni pericolo, o Vergine Gloriosa e Benedetta”: suona come un monito, un augurio o una speranza di protezione e rinascita, il titolo del carro che – tra meno di sessanta giorni – i cittadini di Torre del Greco vedranno uscire dalla Basilica di Santa Croce per compiere un percorso di amore e fede in tutte le principali contrade.
“A 150 anni dal primo carro, ne è passata di acqua sotto i ponti della storia della nostra città – racconta il parroco Don Giosuè Lombardo -. Torre del Greco è una città viva in quanto molto legata alle sue tradizioni e alla celebrazione dell’Immacolata. Anche la rappresentazione fisica del carro non è solo una tradizione, ma una catechesi itinerante che vuole entrare nell’animo di tutti i devoti. Il bozzetto dell’opera di Nicola Consiglio, che è stato affisso il sabato precedente la festa di San Gennaro e ho visto in giro su vari siti internet, racconta il grido di liberazione che viene da tutta la società. La festa di quest’anno – continua Don Giosuè – si inserisce in un contesto sociale, nazionale e locale, di grande depressione economica e crisi, non solo finanziaria ma anche di valori e identità. Quest’anno, vedremo la Madonna poggiata su di un trono che ricorda il cono del Vesuvio. Dietro al carro, invece, ci sarà un bassorilievo ad opera di Donato Frulio e a cui tengo molto perchè rappresenta l’Immacolata e il suo manto che si estende sulla nostra città. Raccomando ancora a tutti voi – conclude – di entrare in un percorso spirituale, di vivere l’anno della fede ispirando il nostro cammino proprio a colei che nel “sì” di Nazareth e nel “fiat” sotto la croce ha fatto del suo cammino, un cammino di fiducia al Signore”.
Ogni anno, la festa per la venerazione della Vergine porta in strada tantissimi torresi che seguono per le vie cittadine il carro che, dopo aver attraversato gran parte della città, fa poi ritorno in Chiesa. Il carro trionfale è portato a spalla da circa 150 uomini che indossano un camice bianco dando l’impressione che il carro ondeggi sulle onde del mare spumeggiante. Tempo fa, per un tratto del percorso, i bianco vestiti cedevano il posto ai soldati della Marina che, ieri come oggi, vengono alle loro case per la licenza natalizia o per un permesso speciale. Il 7 dicembre, vigilia dell’uscita ufficiale del carro, alle ore 14 si assisterà come da tradizione ad un momento suggestivo: completo in ogni sua parte, con su in alto la statua dell’Immacolata, tra il suono solenne dell’organo, lo scampanio delle campane e gli applausi del popolo, il carro verrà portato dalla navata destra a quella centrale della Basilica di Santa Croce con una ardimentosa manovra sulle spalle di tanti adulti e giovani. Al suono di un campanello d’argento si inizierà ad andare indietro col carro, poi si girerà con una manovra ‘al millimetro’ e, una volta usciti dalla navata, si porterà il carro nella navata centrale.

Marina Miranda



Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 24 ottobre