Portatori di un background migratorio, e quindi di una doppia eredità, ma anche dello stigma dell’immigrato per il loro aspetto fenotipico, gli Afro-italiani si raccontano nel documentario “Crossing the color line-healing from the past”.

Il passato e il presente, la piccola e la grande storia, si intrecciano attraverso le loro esperienze e gli excursus storici sulla storia coloniale italiana ed europea, permettendoci di capire non soltanto come si è venuto a creare nel corso dei secoli l’alterità nera, ma anche il modo in cui questa costruzione percettiva continua ancora oggi a strutturare l’immaginario, le relazioni e le identità.

In un mondo ormai iperconnesso e globalizzato è ancora possibile opporre un “Noi” ad un “Voi” in modo radicalmente antagonistico? Ad ogni modo urge comprendere le conseguenze contemporanee di un passato collettivo che ha lasciato un segno nelle coscienze individuali e nazionali. Un segno che deforma i rapporti con sé stessi e con gli altri e dal quale, ancora oggi, si cerca di guarire.



Proiezione con dibattito in presenza della regista Italo-camerunense d’origine, nata a Parigi e cresciuta a Napoli, Sabrina Onana è una giovane regista e fotografa indipendente di 24 anni laureata in Sociologia Contemporanea all’Ecole Normale Supérieure e alla Sorbona e in Scienze Sociali e Politiche all’Università PSL-Paris Dauphine di Parigi. Durante il suo ciclo di studi ha sviluppato un interesse spiccato per le questioni sociali e politiche, in particolare quelle legate alla costruzione identitaria dei figli di immigrati afro-discendenti nelle società occidentali europee. Appassionata di fotografia, disegno e pittura, Sabrina dirige diversi progetti artistici a scopo culturale e sociale.

Venerdì 3 febbraio 2023 ore 17:00 – Sala Di Stefano – ingresso libero