Con la partecipazione dell’attrice professionista Antonella Stefanucci
(i) Sembra avere del surreale anche lontano dalla scena il mediometraggio “Cronaca di una follia”, del giovanissimo regista originario di Torre del Greco, Giulio Nocera. A conferirgli tale merito sono vari fattori: in primis la composizione del cast, si tratta, infatti, di un gruppo di giovanissimi torresi under i 18 appartenenti all’associazione Cineboom. I numerosi “ciak” sono stati girati in una location d’eccezione: Torre del Greco, altra scelta del prodigioso regista. A rendere poi ancora più intrigante la pellicola è la presenza di una celebre attrice professionista: Antonella Stefanucci (nota al grande pubblico oltre che per i numerosi successi teatrali anche per la partecipazione alla fiction Capri). Queste le “generalità” di Cronaca di una follia, ma, per avere delle informazioni più dettagliate nonché dei curiosi aneddoti di scena, ne abbiamo parlato con i diretti interessati. Prima a prendere la parola è la Stefanucci che ci spiega il perché dell’aver accettato di recitare in Cronaca di una follia: “In realtà ciò che mi ha attirato particolarmente è stata la giovanissima età dei ragazzi, mi è sembrato molto interessante poter avvicinarmi all’universo dei giovani in questo modo e comprenderlo più a fondo, anche perché ho un figlio non lontano da quest’età”. Veniamo ora a Torre del Greco, la Stefanucci sembra aver conservato un’idea positiva del nostro paese: “In effetti è stata la prima volta che ho visto Torre del Greco e devo dire che il territorio è stato decisamente fotogenico, sarebbe stato difficile ritrovare altrove le caratteristiche di questo posto. Bisognerebbe forse sfruttarlo di più in tal senso. Ci sono aspetti poi dei quali non ne avevo idea come ad esempio la presenza di grandi armatori o di altre peculiarità come la lavorazione del corallo, che ho scoperto proprio durante la lavorazione al mediometraggio. La gente del posto mi è sembrata disponibile, soprattutto per quanto concerne le forze dell’ordine. (Alla richiesta di un aneddoto in particolare la Stefanucci ci ha raccontato della sua performance in auto): “Si, purtroppo ho dovuto anche guidare, ed infatti una signora del posto mi ha fermata dicendomi “Signora voi siete una grande artista ma guidare non è arte vostra !”. Dopo l’interessante testimonianza della Stefanucci la parola è spettata al “tenebroso” regista Giulio Nocera che ci ha descritto i dettagli della storia: “Innanzitutto si tratta di una storia che ha dei caratteri autobiografici, ho scelto di ambientare il film qui a Torre proprio per riprendere la vicenda che ho vissuto qui. Nel film si parla di una storia d’amore tra i due giovani protagonisti interpretati da Mario Niglio e Veronica Bottigliero, il loro amore è contrastato dalla madre di lei, interpretata dalla Stefanucci, che, con la sua mentalità retrograde e borghese non vede di buon occhio il ragazzo della figlia, un tipo alternativo lontano dal suo prototipo ideale ed instaura con lui un vero e proprio conflitto psicologico. In questo modo ho voluto portare alla luce aspetti negativi dei torresi che penso si potranno facilmente riconoscere vedendo il film. Ma non ho trascurato anche tanti lati positivi come appunto il corallo. Per quanto concerne la produzione, il film è stato autofinanziato, abbiamo contato sull’appoggio di alcuni sponsor che ci hanno sostenuto. Mi piacerebbe che la prima del film fosse proiettata al multisala Corallo, dove fra l’altro sono state girate anche delle scene, così come mi piacerebbe renderla ad ingresso libero. Per il resto invito i lettori a visionare il trailer al seguente link: http://it.youtube.com/watch?v=by9sJTHw9cc “.
Ci sarebbe ancora moltissimo da dire ma la visione del mediometraggio risulterà molto più eloquente di qualsiasi altra descrizione, per questo basterà aspettare il prossimo agosto, data entro la quale il regista ci ha promesso che il lavoro sarà terminato.
Paola Russo