Roma – Prosegue l’impegno di APIAFCO (Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza) per sensibilizzare le istituzioni sull’impatto della pandemia sui pazienti no Covid, penalizzati dalla cancellazione di 144 milioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali nel periodo febbraio-dicembre 2020.

Nel ciclo di webinar “Covid-19. Accesso alle cure e diritti delle persone con psoriasi”, il confronto con istituzioni ed esperti per individuare percorsi idonei ad una gestione efficace delle liste e dei tempi di attesa, nell’emergenza dell’oggi e nel futuro disegnato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); focus sul Piano Nazionale delle Cronicità (PNC), da implementare con l’inserimento di patologie oggi escluse, come la psoriasi.

 



Da febbraio a dicembre 2020 sono state perse 144 milioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali rispetto allo stesso periodo del 2019, a causa della necessità del sistema sanitario di far fronte all’emergenza da Covid-19. Il dato è stato fornito dal Direttore generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute Andrea Urbani, ospite del webinar di apertura del ciclo di appuntamenti online “Covid-19. Accesso alle cure e diritti delle persone con psoriasi”, organizzato da APIAFCO (Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza), con la partecipazione di Tonino Aceti e il contributo di analisi di Salutequità.

Per la presidente di APIAFCO Valeria Corazza, l’interpretazione del dato è drammaticamente evidente: “Un’intera popolazione ha interrotto i percorsi di cura: basti pensare che nel primo semestre 2020 sono state emesse 34 milioni di ricette in meno rispetto al 2019 (-58%), con una netta contrazione della spesa per farmaci innovativi non oncologici di quasi 108 milioni di euro”. Di questa popolazione fanno parte anche i malati cronici, fra i quali quelli affetti da psoriasi, circa 2 milioni in Italia: “Nel solo ambito dermatologico – prosegue Corazza – la contrazione media delle prestazioni ambulatoriali erogate nel 2020 è del 20% circa rispetto all’anno precedente: facile prevedere che la mancanza di contatto diretto con il proprio dermatologo e aderenza alle terapie determinerà un forte peggioramento della patologia in termini sia di tipologia di sintomi che di estensione della malattia”.

 

In questo scenario, è fondamentale che le istituzioni diano priorità a due azioni: il dimensionamento – a livello nazionale – del numero delle prestazioni sospese e dei tempi di attesa; la definizione di interventi strutturali che possano – già nell’immediato futuro – garantire assistenza a tutti i malati, anche in presenza di eventuali situazioni di emergenza e stress di sistema, nel pieno rispetto del diritto di accesso alle cure.

Come affrontare queste sfide, con quali strumenti e con quali alleanze virtuose tra istituzioni e cittadini sono i temi sui quali si articoleranno i prossimi appuntamenti in calendario, a partire da “Il contributo dei medici e degli infermieri”, in programma martedì 1 giugno dalle ore 18 sul canale FB: vi prenderanno parte – oltre a Valeria Corazza e Tonino Aceti – Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche; Cristina Magnocavallo, Consigliere del comitato centrale Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche; Giovanni Leoni, vice presidente della Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri.

A seguire, in data da definire: “Il contributo delle Regioni”; “Semplificazioni ed equità di accesso alle terapie”; “Il contributo della sanità digitale” (approfondimenti al link  https://www.apiafco.org/senza-salute-tutto-e-niente/).

Filo conduttore del dibattito, alcuni punti fermi emersi nell’incontro introduttivo “Il punto su liste di attesa e Piano della Cronicità”, in primo luogo il deciso cambio di passo sull’assistenza sanitaria, grazie all’entità delle risorse stanziate nel PNRR per le piattaforme informatiche: telemedicina, telediagnosi, telereferto, telemonitoraggio. In secondo luogo, l’implementazione del PNC: emanato dal Ministero della Salute con l’obiettivo di armonizzare a livello nazionale la gestione delle patologie croniche, e approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2016, necessita di essere integrato

 

 

 

con altre patologie – tra le quali la psoriasi – che evidentemente richiedono un approccio assistenziale diverso dalla gestione dell’acuto. In terzo luogo, l’opportunità di creare e attivare modalità di collaborazione istituzionalizzata tra i soggetti preposti alla corretta attuazione delle azioni previste dal PNRR e le associazioni dei pazienti: una sorta di monitoraggio civico, di compliance, grazie alla quale rendere evidenti e legittimare anche i micro-bisogni.

Dimensioni sulle quali APIAFCO si muove in maniera trasversale: come sottolinea Valeria Corazza “L’inserimento della psoriasi nel PNC è tra i principali obiettivi di APIAFCO, già al centro di una mozione parlamentare presentata lo scorso agosto, articolata sui contenuti della nostra Carta delle priorità del malato psoriasico (https://www.apiafco.org/la-pelle-vuole-sempre-dire-la-sua-levento-digitale-di-apiafco-sulla-psoriasi/): la nostra priorità è portarla in discussione entro l’anno.  Andare in questa direzione è fondamentale: la psoriasi è una patologia multi-sistemica che interessa l’intero organismo, e che pertanto richiede percorsi di cura di lunga durata, strutture sanitarie presenti sul territorio in maniera capillare e, soprattutto, unitarietà di approccio, fondamentale anche in ottica di prevenzione: chi soffre di psoriasi può facilmente diventare anche un malato di diabete o cardiaco, e ha senz’altro familiarità con le malattie reumatiche e infiammatorie croniche, in primis l’artrite psoriasica”.

In questo percorso di reingegnerizzazione del modello di sanità territoriale in generale, e di implementazione del PNC in particolare, il contributo delle associazioni dei pazienti è prezioso: “Rappresentano le istanze, i bisogni e le necessità di chi i servizi li deve fruire” conclude Corazza.

L’associazione APIAFCO – il cui nome esteso è Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (https://www.apiafco.org/) – nasce nel 2017 con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nazionale per chi è afflitto da psoriasi. L’impegno di APIAFCO è rivolto ad offrire ai pazienti psoriasici gli strumenti per convivere in maniera più serena con sé stessi e con gli altri; sensibilizzare l’opinione pubblica alla conoscenza della malattia e al vissuto psicologico di chi ne soffre, viatico per evitare discriminazione sociale, isolamento e stigmatizzazione; svolgere azioni di tutela finalizzate al riconoscimento della psoriasi all’interno delle policy sanitarie (anche di cronicità) e alla definizione di migliori percorsi di assistenza e comunicazione rivolti ai pazienti.

 

SCHEDA DI PRESENTAZIONE

Ciclo di appuntamenti online

Covid-19. Accesso alle cure e diritti delle persone con psoriasi

a cura di APIAFCO

Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza

 

L’emergenza Covid-19 ha compromesso l’accesso alle cure delle persone con psoriasi, alle prese da mesi con liste di attesa e con un sistema di presa in carico della cronicità in affanno; una situazione che APIAFCO vuole portare all’attenzione delle istituzioni promuovendo una campagna di informazione e sensibilizzazione finalizzata a:

§  fare il punto sulle criticità assistenziali vissute dalle persone con psoriasi e sulla capacità di risposta del Sistema Sanitario Nazionale;

§  mettere in luce le innovazioni introdotte nell’ultimo anno con un valore aggiunto per la salute dei pazienti;

§  indagare quali sono le azioni – in termini di innovazione delle policy – alle quali stanno lavorando le istituzioni per garantire maggiore equità, rafforzare e ammodernare l’accesso alle cure e la presa in carico delle cronicità: dal rilancio del Patto per la Salute a quello del Piano della cronicità e a quello sulle liste di attesa, dai recenti provvedimenti sulla sanità digitale a quelli volti alla semplificazione amministrativa;

§  promuovere il confronto e l’alleanza tra i diversi stakeholder, comunicandone pubblicamente il valore.

 

Di queste tematiche se ne discuterà all’interno del ciclo di webinar organizzato dall’associazione con protagonisti di rilievo del mondo della sanità, il tutto con la partecipazione di Tonino Aceti, Presidente di Salutequità ed esperto in politiche sanitarie e tutela dei diritti dei pazienti.

 

Di seguito gli appuntamenti previsti, a cadenza mensile, da aprile a settembre 2021:

1.       Il punto su liste di attesa e Piano della Cronicità

2.       Il contributo dei medici e degli infermieri

3.       Il contributo delle Regioni

4.       Semplificazione ed equità di accesso alle terapie

5.       Il contributo della sanità digitale

 

1         giugno 2021   ore 18   – diretta FB

 

Il contributo dei medici e degli infermieri

 

Intervengono:

Valeria Corazza, Presidente APIAFCO
Barbara Mangiacavalli, Presidente Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche

Cristina Magnocavallo, Consigliere del comitato centrale Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche

Giovanni Leoni,  Vice Presidente Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri

 

Introduce i lavori Tonino Aceti, Presidente Salutequità