Ercolano – Sono tre le giornate in cui a marzo il Parco Archeologico di Ercolano aprirà gratuitamente le porte ai visitatori ed ai turisti. Le date da segnare in agenda per non farsi scappare l’occasione sono quelle del 13, del 20 e del 27 marzo, dalle ore 13. In questi giorni, nell’ambito dell’iniziativa #MICBAT e #iovadoalmuseo, il famosissimo sito archeologico della città degli scavi apre all’utenza per giornate indimenticabili all’insegna della cultura e della storia.
Inoltre, nell’ambito dell’evento “settimana al Museo”, iniziativa proposta dal Ministero, l’ingresso è gratis anche dal 5 al 10 marzo.

Un evento da non perdere, quindi, che comunque prevede altre date – oltre quelle di marzo – già fissate nelle domeniche del 14, 21 e 28 luglio, del 14 e 15 agosto, del 30 ottobre e del 6, 13, 20 e 27 novembre.

Stando a quanto comunicato anche sul sito ufficiale del Parco Archeologico di Ercolano, il sito si conferma stabilmente nella classifica dei top 30 siti italiani più visitati (tredicesimo posto), con  534.328 visitatori , con un aumento percentuale dei visitatori del 14%. Un incremento ancora maggiore si è registrato nello studio dei dati che riguardano le adesioni e le visite virtuali ai canali social del Parco  con un aumento di followers del  + 272%   per il canale Facebook e un altrettanto interessante  +60% dei followers per il canale  Instagram a conferma della giusta direzione intrapresa dall’amministrazione di aprirsi con eventi diversificati a pubblici differenti e sempre più affezionati.“Un altro traguardo è stato raggiunto – dichiara il Direttore Francesco Sirano – il trend di crescita dimostra che, lavorando sulla qualità e serietà scientifica della propria azione di tutela e valorizzazione, il Parco Archeologico di Ercolano è indirizzato nella giusta direzione e si conferma meta prescelta da un pubblico consapevole e attento. Nel 2019 i visitatori potranno usufruire di un’offerta ancora più ricca e articolata, con l’attenzione costante alla tutela del bene culturale, si punterà alla valorizzazione del patrimonio con un’offerta rivolta a pubblici sempre più ampi e diversificati”.