Pensieri liberi. Questi sono i giorni nei quali ci si sofferma a pensare, soprattutto per redigere un bilancio dell’anno che, ormai, sta per andare via. Anche il calcio si prepara ad una lunga sosta per un periodo che corrisponde quasi per intero alla riapertura del “calcio-mercato”. Una volta, lo si definiva “mercato di riparazione”, e spesso realmente serviva a raddrizzare il cammino di qualche squadra che aveva più che stentato fino al termine del girone d’andata. Da molti anni, non è più così. Tranne rare eccezioni, la compra-vendita invernale dei calciatori si riduce a movimenti di scarsa rilevanza. Anche il calcio, come l’economia in generale, sta vivendo un periodo di grave recessione. Inoltre, sono pochissime le società (il Napoli è tra queste, grazie alla politica oculata di ADL, bisogna riconoscerlo) con i bilanci in attivo; per cui, niente soldi, niente acquisti!

I tifosi azzurri, però sono già stati avvisati e ‘tranquillizzati’: ‘stop’ a qualsiasi movimento di giocatori nel prossimo gennaio, sia in entrata che in uscita, a meno che non si presenti la ‘grande occasione’. Il che significa, praticamente, che il discorso è chiuso (a giugno, come vedremo più avanti, il problema si porrà, invece, in termini perentori!). Nessuna squadra importante, infatti, si priverà, adesso, di calciatori che stanno risultando funzionali rispetto ai propri progetti; al massimo, penserà a cedere qualche pedina di scarso valore, qualche giocatore che risulta in eccesso nella rosa.

Tutto, o quasi, perciò, resterà come prima. Il campionato riprenderà tra una ventina di giorni e confermerà i risultati che si sono registrati al termine del girone di andata, fatte salve sempre possibili, clamorose sorprese. La Juventus conquisterà il suo ennesimo scudetto (sta diventando, forse, noioso anche per gli stessi tifosi bianconeri!), senza problemi, anche perché, nelle rare occasioni in cui dovessero presentarsi delle difficoltà, troverà sempre ‘qualcuno’ (‘sviste’ arbitrali, o Var) che l’aiuterà a venirne fuori. Lo diciamo senza alcuna intenzione di reiterare le, ormai, solite, sterili polemiche: deve andare così, e basta!
Anche per la Champions si stanno rispettando le previsioni della vigilia. L’eccezione riguarda proprio il Napoli che, secondo gli esperti, si sarebbe dovuta classificare intorno al quinto-sesto posto, e invece… Gli azzurri, l’Inter, ovviamente la Juve, sembrano aver messo la parola fine alla lotta per i primi tre posti. Per la quarta posizione, è ancora tutto in gioco. Rientra nelle previsioni la partecipazione alla ‘bagarre’ di Milan e Lazio; le sorprese, in positivo, sono la Sampdoria e l’Atalanta, mentre risulta in ‘rosso’ il cammino della Roma, che era attesa a tutt’altro campionato! Per la retrocessione, anche qui, poco di ‘clamoroso’ da registrare. Le attuali ultime tre in classifica, (obiettivamente “scarsine” per militare in una serie A, pur se ‘svalutata’ rispetto al passato!) sembrano avere poche ‘chances’ di evitare il ritorno alla categoria cadetta. Infine, c’è una corposa fascia intermedia di squadre con l’obiettivo di qualificarsi alla prossima Europa League.



Con il nuovo anno, inizierà la seconda parte del torneo, ma non ci attendiamo grossi ‘stravolgimenti’… Risulta, a nostro parere, molto più interessante, e nello stesso tempo preoccupante, per i supporter partenopei, proiettarsi, come abbiamo accennato, al prossimo mese di giugno, quando ci si preparerà al nuovo campionato. Nell’ultimo lustro, pur esprimendo un gioco estremamente valido e proficuo, sul piano pratico, nessun trofeo è stato conquistato, nemmeno la “Coppa del Nonno”! La buona sorte non ci ha assistito, è vero, ma non possiamo nascondere che siamo venuti meno nei momenti cruciali delle competizioni, sia in campionato che in Europa. C’è mancato quel “quid” che trasforma una buona squadra, quale il Napoli è, in un ‘team’ vincente. Quest’anno, con Ancelotti, fidando sulla sua indubbia esperienza, non è detta ancora l’ultima parola… Ma anche se ci dovesse essere un’inversione di tendenza, è chiaro che sta per concludersi un ciclo, la “rosa” va ampliata e ‘ringiovanita’.

I vari Hamsik, Callejon, Albiol, lo stesso Mertens, si avviano verso un’età non più verde… Altri, come Rog, Diawara, Hysai, non sono, probabilmente da Napoli, almeno in veste di titolari… I punti fermi sui quali fare affidamento per l’oggi e per il futuro, (Koulibaly, Milik, Insigne, Allan e qualche altro) si possono contare sulle dita di una sola mano. Se poi il presidente, attratto da proposte economiche “indecenti”, si priverà anche dei ‘top’, come è già successo nel passato (vedi Lavezzi, Cavani, Higuain, ecc.) allora, amici di fede azzurra, saremo messi proprio male: continueremo ad indossare la veste dell’ “eterna incompiuta”, della squadra che spera nell’esplosione dei cosiddetti ‘giocatori-prospetti’, delle potenziali promesse, con il bilancio, come sempre, più che in ordine, ma con “zero titoli”!
Ernesto Pucciarelli