E’ superfluo ripetere che il gioco del calcio è bello, anche e soprattutto, per la sua imprevedibilità. Fino a qualche settimana fa sembrava scontato che il discorso scudetto riguardasse esclusivamente le due squadre meneghine, però…

Le partite della scorsa giornata (pareggio dell’Inter con l’Atalanta, sconfitta inopinata, “stile Napoli”, del Milan con lo Spezia) hanno aperto un piccolo spiraglio per un possibile reinserimento nella lotta per il titolo proprio del Napoli. Il calendario sembra favorire le aspirazioni azzurre: con Salernitana, Venezia, Cagliari, (“sulla carta”, almeno!) è prevedibile un en plein dei partenopei. Tra l’incontro con il Venezia e quello con il Cagliari, l’intermezzo, oltremodo stimolante, della madre di tutte le partite; Napoli-Inter. Dopo i quattro citati incontri, il distacco dai nerazzurri potrebbe essersi notevolmente ridotto, e allora…



Il Napoli visto a Bologna, almeno per ottanta minuti, nonostante le ancora numerose assenze ed il precario stato di forma di alcuni giocatori (reduci da infortuni, o dal covid), induce all’ottimismo. Sia ben chiaro: non sto sostenendo che si vincerà lo scudetto, ma che si potrà lottare per la sua conquista, questo è molto probabile che accada. Così come è altrettanto possibile che vi siano “nuovi ingressi” anche per la conquista dei quattro posti utili alla partecipazione alla prossima Champions. Il “ritorno” della Juventus non desta eccessiva sorpresa: la Vecchia Signora è un’inquilina abitudinaria dei piani “nobili”. Molto meno scontata, invece, è la rimonta della Fiorentina. i ‘viola’, dopo aver messo sotto di brutto proprio il Napoli in Coppa Italia, (gli azzurri, ridotti in nove, sono crollati nei tempi supplementari) hanno maramaldeggiato, con un punteggio tennistico, anche contro il malcapitato Genoa. Quello che colpisce maggiormente della squadra gigliata è il raggiungimento, con la sapiente guida di mister Italiano, di altissimi livelli di gioco.

Tornando al Napoli, credo si possa ragionevolmente auspicare per la compagine azzurra un futuro nettamente migliore: la “nuttata” dovrebbe essere passata. Infortuni, pandemia (mal comune, questo, per quasi tutte le squadre!), squalifiche, perdita di giocatori di primissimo piano (vedi Koulibaly ed Anguissa impegnati nella Coppa d’Africa) per un lungo periodo, hanno messo seriamente in difficoltà Spalletti, quasi costretto, per raggiungere il canonico numero di undici, ad utilizzare magazzinieri e raccattapalle. Per fortuna, fra pochi giorni, “Lucianone” avrà solo l’imbarazzo di dover operare delle scelte per la formazione ottimale da schierare in campo!

Ernesto Pucciarelli