Il calcio affascina per mille e uno motivi. Non ultimo, la sua imprevedibilità. Non v’è nulla, o quasi, di scontato, anche la squadra ultima in classifica può ‘sgambettare’ la capolista. Per questo motivo, risulta quanto meno azzardato fare pronostici, emettere sentenze (in positivo o in negativo) che “i fatti”, poi puntualmente smentiscono. Il Napoli, secondo i più, ieri sera contro il Milan aveva l’ultima occasione per restare agganciato alla vetta della graduatoria, con l’obiettivo di competere sino alla fine per la vittoria in campionato. Era l’ultima spiaggia? Probabilmente è così. Una sconfitta, infatti, più che in termini di distacco in classifica (l’Inter docet: 11 punti recuperati in poche partite!) avrebbe potuto incidere pesantemente sul morale dei partenopei, sulla loro autostima.

Spalletti l’aveva detto a chiare lettere, con estrema convinzione, alla vigilia della partitissima: non dobbiamo accampare scuse, le assenze ci sono, e pure importanti, ma la squadra ha in sé le potenzialità per vincere contro i rossoneri, peraltro anch’essi alle prese con problemi di formazione. Qualche angelo di passaggio, avrà, nel sentire le affermazioni del mister, detto “amen”! I ‘quasi titolari’, ieri sera, nella “Scala del Calcio”, hanno disputato una gara quasi perfetta, dimostrando grande spirito di squadra, convinzione nei propri mezzi, voglia di “esserci”!



Il Milan, specialmente nel primo tempo, non ha mai impegnato Ospina; è stato, invece, il Napoli a sfiorare il raddoppio in più di un’ occasione. Nella ripresa, i diavoli rossoneri qualcosina in più hanno prodotto, agguantando persino, per il rotto della cuffia, il pareggio, giustamente annullato, in termini di regolamento (Giroud era in fuorigioco e, per quanto fosse disteso a terra, ostacolava un difensore napoletano) dall’ intervento del Var.

Bene, secondo posto riagganciato, distacco dall’Inter rimasto nel punteggio accettabile e recuperabile, mantenute a ‘distanza di sicurezza’ Roma, Fiorentina e Juve, rivali nella corsa alla Champions. Niente male, direi, per una squadra data quasi come “defunta” da molti soloni del calcio! Ma quello che conforta ancor di più, e rende ottimisti per il prosieguo del campionato quanti hanno a cuore le sorti del Napoli, è stata la prestazione di tutti gli azzurri, con note di particolare merito per Petagna, Juan Jesus, Zielinski e Lobotka. Gli attuali titolari possono più che degnamente competere in campionato e in Europa, in attesa del graditissimo rientro dei “pezzi da novanta”!
Ernesto Pucciarelli