LA PROPOSTA

Una città alla sbando da decenni. In questi anni non sono stati fatti investimenti concreti che abbiano dato respiro alle mille potenzialità che possiede Torre del Greco.
La causa è da ricercarsi nella mentalità individualistica di imprenditori, commercianti e cittadini torresi. Qualche imprenditore ha provato ad investire, ma la "politica" ci ha messo lo zampino (forse per incapacità o altro) scoraggiando qualsiasi altra iniziativa. Non si fa nulla da più di trent’anni. Le risorse non sono utilizzate, come il litorale, lo stesso Vesuvio, ed alcuni siti di rilevanza storica: la dimora di Giacomo Leopardi, Villa Sora e i Molini Marzoli, solo per citarne alcuni. Abbiamo assistito alla non realizzazione del Polo Orafo "Corallium", del porto, di un litorale degno e di tante altre strutture che garantissero un minimo di vivibilità.
Supponiamo che si fosse realizzato il Polo Orafo e che i cantieri navali torresi si fossero consorziati; probabilmente lo scenario, oggi, sarebbe diverso: una città produttiva con strutture capaci di offrire lavoro e, probabilmente, il prestigioso marchio Aprea (imbarcazioni) non sarebbe stato acquisito da un cantiere di Torre Annunziata.
Noi de La Torre abbiamo sempre creduto nelle potenzialità del cittadino torrese e pensato che l’unione fa la forza. Bisogna dare impulsi nuovi, concreti, senza personalismi. E da qui nasce la nostra proposta: una tavola rotonda, dove imprenditori, commercianti piccoli e grandi (e cittadini) che abbiano voglia di fare, uniscano le risorse per rilanciare Torre del Greco sia economicamente che culturalmente e socialmente.
Qualcuno può pensare a pura utopia. Non è così: persone disposte a sedersi a questa tavola rotonda e a rimboccarsi le maniche ce ne sono, e sono mosse dal forte legame per questa terra e da un orgoglio fortemente torrese.
A sostenere e condividere la nostra idea sono in tanti. Uno di questi è Mauro Ascione – noto imprenditore ed ex presidente Assocoral – che dichiara: "E’ importate trovare obiettivi comuni, per il bene della città e di noi tutti, l’individualismo non ha portato benefici a nessuna categoria". Rimboccarsi le maniche! Aspettare che altri ci risolvano i problemi è sbagliato. E la colpa è di noi cittadini elettori che siamo passivi e che votiamo sempre le stesse persone. Ma qualcosa, dopo decenni di gestione errata della nostra città, ad oggi c’è: si realizzerà un eco-mostro che produrra veleni! Di questo dobbiamo ringraziare alcuni dirigenti e politici regionali, comunali e provinciali. Credere ancora in questa politica, alle loro promesse è utopia. Noi la proposta l’abbiamo lanciata: una tavola rotonda, unirsi per il bene di tutti, per obiettivi ed interessi comuni. Alcuni le maniche se le sono già rimboccate.
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 09 – mercoledì 7 maggio 2008