In Litoranea lidi e stabilimenti chiusi ai bagnanti

Sembrerebbe che la Litoranea resterà chiusa ai bagnanti almeno fino a giugno. Motivo di questo ritardo una richiesta formalizzata durante un’apposita riunione a palazzo Baronale con il sindaco; tale richiesta necessita, secondo il primo cittadino, di tempi tecnici per l’approvazione necessaria da parte delle autorità competenti.
La decisione ha suscitato prevedibili polemiche tra i proprietari dei quindici stabilimenti distribuiti tra via Litoranea e via Calastro, già messi a dura prova dagli ormai atavici divieti di balneazione su tutto il tratto di costa cittadino. D’altro canto non va dimenticato che le norme sulla sicurezza e le regole urbanistiche impongono controlli e iter non sempre velocissimi, sebbene necessari (la scorsa estate si sfiorò la tragedia
a causa del crollo di una pedana in legno di un noto stabilimento, provocando il ferimento di 22 giovani che affollavano il locale durante una festa). Tale iter prevede che i progetti siano prima presentati alla competente commissione per i beni ambientali del Comune; poi, in caso di via libera, siano trasmessi alla sovrintendenza per il rilascio delle autorizzazioni definitive. Non si esclude che, vista l’urgenza che i proprietari degli stabilimenti giustamente rivendicano, la riapertura dei lidi possa mettersi in essere anche a fine maggio, come sembrerebbe aver promesso il dirigente del settore “Opere Pubbliche”, ente sito in largo Plebiscito, ing Sannino.
Marika Galloro
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 18 aprile 2012