Alcuni lidi balneari erano finiti nel mirino della criminalità
(a) Torre del Greco – Ancora problemi di criminalità a Torre del Greco, dove il clan Falanga ha anni, ormai, dette le regole. Stavolta, però, la storia sembra finire bene, almeno per i proprietari dei tanti lidi sulla Litoranea. Era da tre settimane che i poliziotti, rigorosamente in borghese, controllavano la situazione su quella strada dopo una segnalazione anonima riguardo a un giovane dallo scooter verde che importunava la gente della zona. La svolta avviene verso le 19 di giovedì 8 luglio, quando il giovane viene avvistato nel parcheggio del lido "La Sirenetta", mentre intasca una busta datagli dal proprietario. Gli agenti decidono di non intervenire subito per cercare il mandante. Dopo un discreto pedinamento, la vicenda si conclude in via Martiri d’Africa, quando Giovanni Oliviero, pregiudicato 27enne di Ercolano, consegna il denaro, precisamente un pizzo di 800 euro, a Filippo Cuomo. Nipote del boss Gaetano Di Gioia, morto in un agguato nel maggio scorso, Cuomo ha gravi precendenti (tra cui anche il reato di tentato omicidio) e, secondo gli agenti, aveva preso il controllo del business sulle estorsioni, soprattutto per quanto riguardava i lidi di via Litoranea. In manette quindi entrambi, con l’accusa di estorsione aggravata da vincolo mafioso. Un vero sollievo per i gestori dei lidi, da cui il clan Falanga pretendeva da molto tempo tangenti di migliaia di euro.
Sara Borriello
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 21 luglio 2010