Palazzo-Baronale-Torre-del-Greco

Processo Abusivopoli, rinviato a novembre. Il sindaco Ciro Borriello, sereno. La sentenza di primo grado, per il processo che vide coinvolti circa 40 tra politici, tecnici, imprenditori ed impiegati comunali; ebbe come esito l’assoluzione di Ciro Borriello dalle accuse di abuso d’ufficio e soppressione di atti veri per le vicende relative alla vetrina di Dar Impianti e alla vetrina della boutique Bruno. Identico verdetto per Nicola Donadio – consigliere comunale del Nuovo Centrodestra, coimputato con il sindaco per la vicenda della boutique Bruno – e il padre Antonio Donadio. Condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione, invece, l’ex assessore Vincenzo Maida. Furono ridimensionate anche per i vigili urbani le pene invocate dal pubblico ministero Emilio Prisco. Mentre la sentenza di secondo grado è stata rinviata a fine novembre. Quindi, c’è da aspettare un paio di mesi ancora per conoscere la sentenza (forse definitiva) dei giudici del tribunale di Torre Annunziata chiamati a valutare tra gli altri anche la posizione del primo cittadino di Torre del Greco. L’ 11 maggio 2016 fu chiesto un anno e due mesi di reclusione per il primo cittadino nel processo d’appello. Nel processo di secondo grado per il cosiddetto scandalo “abusivopoli” nella città corallina, il primo cittadino deve difendersi dall’accusa di abuso d’ufficio. Il sostituto procuratore generale ha chiesto ancora una condanna dopo che in primo grado il sindaco è stato assolto perché il fatto non sussiste. Nonostante questo l’accusa è convinta che il primo cittadino abbia abusato del proprio potere oltre che abbia soppresso degli atti.
Alfonso Ancona