Intimidazioni a colpi di pistola contro il responsabile dell’Unità operativa veterinaria dell’Asl Na 3. Nella mattinata di ieri, gli uomini del commissariato di Pubblica sicurezza di Torre del Greco, guidati dal primo dirigente Paolo Esposito, hanno tratto in arresto, come da ordinanza emessa dal Tribunale di Napoli, il 35enne torrese Salvatore Castiello, Domenico Vitiello di 38 anni, nato a Napoli, e Gennaro Marrazzo, 52enne di Torre del Greco perché in concorso tra loro, sono accusati di aver esploso 7 colpi di arma da fuoco all’indirizzo del veicolo di Ludovico Abagnale, una Chrysler Voyager , per costringerlo a compiere atti contrari ai propri doveri di responsabile dell’UOV Distretto Asl Napoli 3 Sud distretto numero 57, e cioè di omettere ulteriori controlli all’impresa agricola “La Fattoria” di via Nazionale, gestita proprio da Gennaro Marrazzo. Le indagini effettuate dalla squadra investigativa del commissariato di Torre del Greco, coordinate dalla Procura rapina-pistola-revolver

della Repubblica di Napoli – Dda – dal sostituto procuratore Maria Di Mauro, con l’utile supporto alle indagini con le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e di altre persone che a vario titolo sono state testimoni dei fatti, hanno consentito di fare piena luce sulla vicenda di cui fu vittima, nel settembre di due anni fa, Ludovico Abagnale, responsabile dell’UOV Distretto ASL Napoli 3 sud-distretto 57, reo, secondo gli arrestati di essere troppo ligio al dovere e, quindi, di effettuare troppi ed approfonditi controlli all’impresa gestita da Gennaro Marrazzo.

Quest’ultimo, esausto dalle continue verifiche, chiede aiuto all’amico di vecchia data di Salvatore Castiello, alias Tore Sciordino, uomo da anni inserito negli ambienti della criminalità organizzata torrese (il Castiello è un personaggio ben conosciuto dalle forze dell’ordine, ha iniziato la propria carriera criminale sotto l’ala protettrice della famiglia camorristica Cascone, poi appartenente alla federazione del clan Falanga, con posizione fluttuante che lo ha visto transitare prima nel gruppo dei cosiddetti scissionisti del rione San Gennariello e poi, di nuovo, ritornare nel gruppo dei Falanga sotto la reggenza di Domenico Gaudino). Siamo a fine settembre del 2012 quando Salvatore Castiello incarica un suo uomo di fiducia (Domenico Marrazzo) di far comprendere al dottor Abagnale che doveva lasciar perdere l’impresa del Marrazzo e che, quindi, non doveva essere più destinataria di tutti i controlli dovuti. Sei colpi di arma da fuoco vengono esplosi contro la Chrysler Voyager di proprietà di Ludovico Abagnale, parcheggiata a via Calastro, proprio dove ci sono gli uffici dell’Uov Asl Na 3 sud. L’intimidazione di quel giorno è solo l’ultimo atto di una serie di attentati e intimidazioni compiuti contro il responsabile dell’ufficio veterinario. Due anni prima, infatti, Abagnale aveva ricevuto minacce dal gestore de La Fattoria: il funzionario si era rifiutato di rilasciargli la certificazione di scorta per alcuni suini della sua azienda agricola da condurre al macello, per i quali difettavano i necessari presupposti di legge. Il Marrazzo, così, si era presentato personalmente negli uffici dell’Asl inveendo e minacciando il dottor Abagnale, il quale denunciò l’accaduto alle autorità competenti. Per tali fatti il Marrazzo fu successivamente assolto. I controlli a La Fattoria, dopo questo episodio non cessarono, ma continuarono, innescando probabilmente nel Marrazzo un sentimento di vendetta, materializzatosi due anni fa con l’aiuto del suo caro amico Castiello.