A partire dal prossimo anno ci saranno nove istituti comprensori

Novità nel campo dell’istruzione: il piano di ridimensionamento delle rete scolastica regionale della Campania comporterebbe l’accorpamento di 151 scuole. Tale piano, approvato dall’Assessore Regionale all’Istruzione, Caterina Miraglia, dovrebbe condurre ad una drastica riduzione delle autonomie scolastiche. L’obiettivo è arrivare a 285 autonomie in meno e lo si dovrebbe raggiungere entro 3 anni. Secondo i funzionari dell’Ufficio Scolastico Regionale, non ci dovrebbe essere disagio per gli alunni, in quanto le scuole resterebbero negli stessi edifici ma lavorando in plessi. Il rischio riguarderebbe, però, 151 dirigenti scolastici e il personale di segreteria, che, con gli accorpamenti degli istituti potrebbero risultare in sovrannumero.
Ma vediamo la nostra città come e in che misura è interessata a questi tagli: all’inizio del 2012, per il prossimo anno scolastico 2012/2013, si era prospettata l’ipotesi di 7 istituti in totale, tra elementari e medie, con la perdita di 5 autonomie scolastiche, la creazione di 5 istituti comprensivi e la doppia fusione di 2 istituti. Nella creazione di nuovi IC, con perdita di autonomia, figuravano la “Domenico Morelli” con la “Nazario Sauro”, nonchè la “Don Milani” con la “Leopardi”. Insomma, un mosaico complesso con lo scopo di abbattere i costi di fitti passivi e diminuire le unità totali del personale in organico.
In tal modo non si può certo dire che sarebbero mancati i disagi anche per gli allievi, come hanno fatto notare il sindaco Gennero Malinconico e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Laura Santangelo. Si rischiava, infatti, di creare istituti comprensivi con troppi alunni per ognuno di essi, con prevedibili problemi di gestione, dovuti alle assegnazioni del personale.
Di conseguenza, in seguito al confronto con l’assessore Miraglia, è emersa la possibilità di proporre un piano di dimensionamento diverso rispetto alla prima bozza. Così, a partire dal 2012-2013, a Torre del Greco ci saranno nove istituti comprensivi, cominciando da quelli preesistenti, “Giovan Battista Angioletti” e “Francesco D’Assisi”. E’ bene ricordare che il TAR Lazio, con sentenza del 20.01.2011 n° 552, ha accolto la prima class action italiana contro la Pubblica Amministrazione: si tratta di un’azione avviata dal Codacons contro il Ministero della Pubblica Istruzione, e fa riferimento alle cosiddette ”classi pollaio”, ossia classi nelle quali il numero di alunni supera i limiti fissati dalla legge, ”con grave danno per la sicurezza di studenti e insegnanti”. Come dire, risparmiare su salute ed istruzione non dà buoni frutti.
Marika Galloro
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola l’11 luglio 2012