comunicato stampa

Al di là di quelle che possono essere le critiche e la non condivisione di alcune strategie adottate dall’amministrazione di Torre del Greco, si fa presente che l’Unione di Centro si impegnerà al massimo per sensibilizzare la cittadinanza e i propri simpatizzanti a partecipare allo Sciopero Generale di martedì. La scelta è da condividere poiché solo informando e coinvolgendo tutti gli strati sociali della città si può dare forza ad una tenace ed impagabile azione finora svolta dal “Comitato Pro-Maresca”, affinché gli organismi competenti a legiferare in materia Sanitaria (Regione Campania) possano indirizzare le loro scelte verso una modifica di uno scellerato Piano Sanitario Regionale che ha mortificato attraverso criteri assurdi il nostro territorio e soprattutto la Nostra Salute, anche per una ineludibile
pochezza dei nostri Rappresentanti Istituzionali che nel tempo hanno indotto i cittadini torresi, che adesso chiamano allo Sciopero, a votare indirettamente contro l’Ospedale e contro se stessi.
Un’ altra proposta shock del Sindaco, un altro attentato alla Salute della Città e soprattutto della zona di Santa Maria La Bruna. La volontà di accogliere i rifiuti di Napoli ( “rifiutati” anche da Caserta e Salerno ) in cambio di un aiuto per l’Ospedale Maresca è grottesco e insano, poiché la scarsissima incidenza della politica torrese in tutte le sue espressioni istituzionali fin qui dimostrata non mette al riparo i nostri concittadini da una trappola che ingenererebbe un ulteriore attacco alla tutela della Salute. Infatti se il Piano Sanitario regionale non viene emendato dalla Regione con espressa volontà legiferata, a nulla valgono le proroghette se lo scopo finale è l’applicazione pedissequa del Piano, ci ritroveremo con più immondizia e meno Ospedale, a chi gioverebbe tutto ciò?
La vicenda della chiusura del Laboratorio del Bottazzi , che sta creando molteplici disagi ai malati cronici e la continua azione di smantellamento dell’ospedale, vedi chiusura del protocollo mentre si effettuava lo sciopero della fame e la sospensione della Festa, chiusura che sta a significare la morte burocratica del Maresca, acuiscono la diffidenza, visto anche come si è svolta la visita della delegazione della Commissione Sanità che conferma l’ipocrita e tardiva azione demagogica dell’amministrazione, volta a soddisfare solo il senso di colpa che affligge qualcuno e cercando di ricavarne una frase a futura memoria elettorale “Io ho fatto tutto il possibile" ma la verità è un’altra ed è sotto gli occhi di tutti.
Tutti gli atti svolti hanno solo effetti mediatici e non sono per nulla validi all’ottenimento di un concreto sviluppo della problematica Maresca, bisogna impegnare con scritture firmate gli Organismi Regionali deputati ad agire e non fidarsi di enunciati.
Siamo arrivati al paradosso barattare un ospedale per l’immondizia!..