Cittadini, attivisti e politici chiedono attenzione per la struttura di via Montedoro

"Il Direttore Generale D’Amora e il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro non possono più ignorare i sentiti appelli che il Sindaco, questa amministrazione, i cittadini e il comitato Pro-Maresca ormai da anni gridano alle loro finestre. Si auspica che le promesse sulla delibera 830 vengano definitivamente avallate, o che, in caso contrario, ci sia una chiara presa di posizione e responsabilità ormai indifferibile da parte di questi soggetti". Queste le pungenti dichiarazioni del consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà, Gabriele Toralbo. Parole che, oltre a rimarcare il senti- mento di quanti da anni lottano per cercare di impedire l’attuazione del disegno di riqualificazione del presidio ospedaliero Agostino Maresca, si piantano attorno alla stessa linea di pensiero che il Sindaco Gennaro Malinconico ha recentemente espresso all’interno di un comunicato stampa. Nel documento il primo cittadino esprime la necessità di «ripristinare al più presto la piena operatività del Reparto di Chirurgia che, a differenza del nosocomio di Boscotrecase, è dotato di diagnostica e TAC: circostanza, questa, che dovrebbe suggerire agli organismi decisionali l’opportunità di ripensare a certe scelte, sia per tutelare maggiormente il diritto alla salute di oltre trecentomila potenziali utenti, sia per consentire agli operatori di lavorare in condizioni palesemente più efficienti, sia per ottimizzare i costi di gestione delle attività ed evitare eventuali contestazioni da parte della Corte dei Conti». Proprio la questione della chirurgia è il tema centrale di un’intricata e fitta corrispondenza tra gli specialisti del reparto – attualmente diviso a metà tra Torre del Greco e Boscotrecase – e i responsabili dirigenziali locali e dell’intera ASL. La questione fondamentale – a seguito dei recenti episodi di malasanità che hanno visto protagonisti sia il Sant’Anna che il Maresca sarebbe la riallocazione dell’intero reparto in una sola delle due strutture, al fine di garantire un servizio sanitario maggiormente efficiente. Tale proposta è stata portata sulla scrivania di Giuseppe Avvisati, Direttore Sanitario di entrambi gli ospedali – che sono formalmente uniti sotto la dicitura di Ospedali Riuniti del Golfo Vesuviano – da parte di sette dei nove specialisti in chirurgia che lavorano in tale reparto, facendo da spola tra l’area boschese e quella torrese. Al momento, però, non è stata ancora presa alcuna decisione.
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Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 27 marzo 2013