Raffaele Russo, candidato al Parlamento con la lista Rivoluzione civile, punta il dito contro la lista Centro Democratico

Tempo di elezioni: i cittadini italiani saranno, infatti, chiamati alle urne il 24 ed il 25 febbraio per decidere ed eleggere i membri del Parlamento per la XVII legislatura che avrà inizio a marzo 2013. I n ogni luogo, spuntano manifesti elettorali. In ogni luogo, si organizzano comizi ed incontri sia privati che pubblici. G li attacchini fanno quasi a gara per affiggere i primi piani dei volti, gli slogan ed i simboli di partito che, così, la fanno da padroni per ogni dove. Anche Torre del Greco si è risvegliata da qualche settimana ricoperta di manifesti elettorali. E nella “guerra” dei manifesti non sono mancate a nche le polemiche. L’ultima è rappresentata dalla formale denuncia presentata il 4 febbraio 2013 alle competenti Autorità circa “l’affissione abusiva dei manifesti del soggetto politico ‘Cent ro Democratico’ oltre gli spazi previsti dalla Prefettura alla luce della circolare n. 4/elezioni politiche 2013 e della Legge n. 212 del 4 aprile 1956 successivamente modificata dalla Legge n. 130 del 24 aprile 1975”. Ad avanzarla: Raffaele Russo, candidato alla Camera dei Deputati per la lista dell’ex Pm anti- mafia Antonio Ingroia, Rivoluzione civile. “Nella notte del giorno 01 febbraio 2013 – si legge nel documento depositato presso le autorità competenti nei giorni scorsi – sugli appositi spazi elettorali distribuiti per la città di Torre del G reco sono stati abusivamente esposti manifesti elettorali da parte del compagine politica ‘Centro Democratico’con scritta ‘Nello Formisano con Bersani Presidente’coprendo interamente gli spazi comprese le postazioni 14 e 19 assegnate alla lista ‘Rivoluzione Civile’di Ingroia. Ritengo che questo modo di agire sia profondamente scorretto e lesivo del principio della ‘par condicio’tra tutte forze politiche in campo ivi compresa l a lista che rappresento sul territorio di Torre del Greco”. “La condotta dei responsabili di ‘Centro Democratico’ – aggiunge l’avvocato Russo – è fortem ente scorretta e inequivocabilmente discutibile, pertanto non ci si potrà strumentalmente nascondere dietro le colpe dei militanti che, magari presi dall’entusiasmo e dalla devozione per i signorotti del cattivo modo di fare ed interpretare la politica, si sono lasciati andare in un folle e inconsapevole selvaggio attacchinaggio”. La denuncia, infine, prosegue con la richiesta “di individuare i responsabili di tali affissioni affinché siano puniti n ella eventualità che la condotta descritta sia penalmente rilevante e affinché vengano dissuasi e diffidati dal continuare in tale sconveniente comportamento e venga ordinato loro di rimuovere i manifesti abusivamente collocati al di fuori degli spazi elettorali loro attribuiti”. Russo chiude c hiedendo a tutte le Autorità competenti “di vigilare affinché siano rispettate le regole e le leggi in materia di propaganda elettorale da tutte le forze politiche scese in campo e di verificare eventuali altri abusi”.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 13 febbraio 2013