E’ ufficiale: dal primo gennaio 66 anziani devono lasciare la casa di riposo di Torre

(a) Torre del Greco – È stato ufficialmente decretato dalla giunta municipale: la casa di riposo ex ONPI sospenderà i servizi a partire dal primo gennaio 2009. Sono 66 gli anziani che ora rischiano di dover abbandonare quella che è stata lo loro abitazione per diverso tempo, ovvero il complesso ubicato in via Giovanni XXIII. Degli ospiti, in sette hanno tra i 65 ed i 74 anni, in 19 tra i 75 e gli 80, e ben 40 di età superiore agli 80 anni. La terza età porta con sé diversi disagi, talvolta ci si basa su quelli emotivi, ma agli ospiti della casa di riposo si pone ora un problema ben più grande: dove poter usufruire di servizi che sono necessari loro per la sussistenza? L’amministrazione comunale afferma che la causa del problema è una "scorrettezza " attuata dalla regione Campania la quale, tramite la cosiddetta legge "per la dignità e la cittadinanza sociale", ha obbligato l’amministrazione comunale a provvedere alla gestione della struttura con le proprie risorse economiche. Risorse delle quali il comune evidentemente non dispone, tra costi di manutenzione speciale ed ordinaria, e le spese per il personale, si stima che necessitino di circa due milioni di euro per mantenere l’impianto. La soluzione sarebbe quindi, quella di trasferire gli ospiti in altre strutture convenzionate con lo stesso ente che gestisce l’ex ONPI, il che, come afferma il sindaco Ciro Borriello, "rappresenta davvero la soluzione estrema al problema: cercare di evitare il peggio attraverso una mediazione con i responsabili della Regione Campania". Viene spontaneo chiedersi come si è giunti a questa estrema ratio. Forse perché l’amministrazione mette in primo piano la costruzione di opere pubbliche di scarso valore ed utilità (la brillante "politica dei fatti"), anzichè basarsi sul benessere dei cittadini più deboli? Oppure una razionale eutanasia su determinate strutture non funzionano come dovrebbero? Dinnanzi a questi punti interrogativi permane una singola certezza: tempi duri attendono gli ospiti dell’ospizo ex ONPI.
Fabio Cirillo
Articolo già pubblicato sul numero cartaceo Anno CIII n° 20 – mercoledì 10 dicembre 2008