Prosegue la tempesta giudiziaria

(a) Torre del Greco – Prosegue la tempesta giudiziaria per la SaBa Ecologia srl. Questa volta giunge una seconda interdittiva antimafia per la società. Il primo provvedimento era stato emesso a gennaio 2009 ed era stato annullato a giugno dal Tribunale Amministrativo Regionale. Secondo tale provvedimento, SaBa Ecologia sarebbe un’azienda condizionata dalla criminalità locale. In una nota del 14 gennaio 2010, inoltre, la prefettura mette nero su bianco e scrive che l’azienda ha rilevato nel 2005 Campania Multiutility, il cui personale sarebbe stata una sorta di succursale del clan Falanga, organizzazione malavitosa di spicco a Torre del Greco. In questa società – sottolineano le relazioni che stanno alla base dell’interdittiva – compariva un commercialista, revisore dei conti del comune di San Gennaro Vesuviano e depositario delle scritture contabili della ditta Massa, di proprietà di una nipote del boss Mario Fabbrocino. Lo stesso commercialista risulta essere consulente fiscale dell’ingegnere Francesco Fabbrocino, altro nipote del potente capoclan, detenuto da anni. L’interdittiva obbliga i comuni i quali abbiano rapporti con la società a rescindere i contratti. L’azienda di Beniamino Sabatino, imprenditore di Torre del Greco, preleva l’immondizia in molti paesi del napoletano, tra cui anche Torre Del Greco.
Maria Consiglia Izzo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 17 marzo 2010