Mauro Ascione, vicepresidente dell’Assocoral: L’Europa si è schierata con gli Stati Uniti""
(a) Torre del Greco – I torresi, soprattutto gli operatori del mondo legato alla lavorazione del corallo, stanno vivendo giorni di tensione. Infatti, è in corso la conferenza delle parti della Convenzione sull’interscambio internazionale delle specie in pericolo (Cites), che è cominciata il 13 marzo a Doha, in Qatar, e che si protrarrà fino al giorno 25 dello stesso mese, durante la quale sarà maturata la decisione riguardante l’inserimento del corallo nella lista dei tesori della fauna da proteggere. Il ministro dell’ Ambiente, Stefania Prestigiacomo, aveva chiesto all’Unione Europea "rispetto e attenzione per le peculiarità italiane". Tuttavia l’Europa e, quindi, il governo italiano, non si sono battuti abbastanza: “L’Europa si è schierata con gli Stati Uniti – afferma Mauro Ascione, vicepresidente dell’Assocoral – i rappresentanti del nostro governo non sono riusciti a far prevalere la nostra posizione scientificamente strutturata e motivata. La Commissione Europea si è lasciata influenzare da un paese terzo, gli Stati Uniti, facendo prevalere i poteri delle grandi lobbie ambientaliste che non hanno fornito alcuna cotivazione scientifica. Ricordiamo che Tiffany sponsorizza le associazioni ambientaliste, come Sea Web, ricavandone un grande ritorno pubblicitario. La Fao ed altre associazioni hanno comprovato che il corallo non è minacciato in alcun modo e, quindi, non è in via di estinzione”. I torresi continuano ad aver paura.
M.C.Izzo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 17 marzo 2010