E’ diatriba tra il vincitore Pensati ed il primo degli esclusi Cristarelli. L’accusa sostiene che il compito del vincitore sia stato copiato

(i) per gli iscritti – Torre del Greco – Non è il primo, nè resterà l’ultimo concorso indetto dall’amministrazione comunale e finito tra mille contestazioni. Più precisamente, ci riferiamo a quello di Capo ufficio stampa del comune di Torre del Greco. A vincerlo, sostenendo le prove tra ottobre e dicembre 2008, è stato il giornalista Enrico Pensati il quale ha conseguito un punteggio totale, tra scritto ed orale, di 59 punti. Il secondo posto se lo è aggiudicato il giornalista Carlo Cristarelli che, con 57 punti, ha deciso di rivolgersi al TAR.
L’accusa è mossa quindi dal secondo classificato, Cristarelli, che già durante gli esami orali aveva duramente attaccato la Commissione (denunciando presunte irregolarità), costringendola a sospendere la prova, ma riuscendo poi a farsi riconoscere dalla stessa la massima valutazione possibile.
Secondo l’accusa, le prime 5 pagine dell’elaborato di Pensati sarebbero state completamente “copiate” da una tesi di laurea discussa nel 2005 dal dott. Valentino Sannino presso l’Università di Salerno e pubblicata dal sito web www.tesionline.it. Le restanti 6 pagine dell’elaborato del Pensati, secondo l’accusa, riproducono fedelmente articoli scritti da due esperti della materia oggetto della prova – gli avvocati Antonello Tomanelli ed Elena Bassoli – e pubblicati rispettivamente dai siti web www.difesadellinformazione.com e www.elbax.it. Gli autori degli scritti che sarebbero stati “plagiati” da Pensati hanno trasmesso a Cristarelli formali dichiarazioni sulla reale “paternità” degli stessi ed hanno manifestato la propria disponibilità a renderne testimonianza in sede giuridica.
Queste le dichiarazioni rese da Carlo Cristarelli alla nostra redazione: “L’uso del condizionale è d’obbligo solo perché è in corso un procedimento giudiziario. Ma le prove che ho raccolto sono inoppugnabili. Il compito del Pensati è completamente copiato da internet, parola per parola, compresa addirittura la punteggiatura. Per dimostrare la fondatezza di quanto affermo ho consegnato alla vostra redazione una dettagliata ricostruzione delle modalità con cui è avvenuto il raggiro. Basta dare uno sguardo a questo documento e ogni commento diventa superfluo. Davanti a tali inoppugnabili prove, il tentativo di difesa del Pensati, fondato sulle sue mostruose capacità mnemoniche, è ancora più imbarazzante della disonestà dimostrata”.
Di seguito abbiamo raccolto le dichiarazioni di Pensati: "Tutta questa animosità è francamente di difficile interpretazione. Il ricorrente, già durante la prova orale, si è reso protagonista di uno show caratterizzato da continue intemperanze che hanno comportato, tra l’altro, l’interruzione della prova di uno dei candidati e la sospensione temporanea degli esami decisa dalla Commissione.
Questo atteggiamento aggressivo nei toni e nel contenuto di parole dette in assoluta libertà, hanno a mio avviso, condizionato la Commissione esaminatrice, che, gli ha attribuito, immeritatamente, il massimo dei voti alla prova orale. Tuttavia, sull’accusa che mi viene mossa, balza chiaramente agli occhi che si vuole spacciare per plagio un evidente lavoro di ricerca che mostra, invece, totale e assoluta conoscenza dell’argomento oggetto della prova d’esame. Comunque, non mi par vero che si vogliano pubblicizzare delle mere illazioni, quando, invece, in virtù di sacrosanti principi di trasparenza, sarebbe maggiormente utile capire perché il ricorrente abbia deciso di allegare alla domanda di partecipazione al concorso, un attestato privo di firma che gli ha consentito di superare la soglia di sbarramento e di avere, quindi, accesso
alla selezione pubblica. Misteri che sono certo chiariranno le competenti Autorità".
La Torre continuerà a seguire l’intricata vicenda fino al suo epilogo.
Antonio Civitillo