Sviluppo e lavoro

(a) Torre del Greco – Il rischio è stato alto, ma meglio di così non poteva andare: il corallo non verrà incluso nell’Appendice II del CITES e, almeno per i prossimi tre anni, non sarà considerato a rischio estinzione. Le aziende orafe torresi e gli artigiani che lavorano tale risorsa possono tirare un sospiro di sollievo, anche se non si deve abbassare la guardia poiché il pericolo si potrebbe ripresentare. L’inclusione dell’oro rosso nell’Appendice II della CITES era fortemente voluta dall’America e specialmente negli ultimi mesi si son creati forti movimenti di opinione. A favore dell’Assocoral una nutrita documentazione scientifica che dimostrava quanto il corallo nel Mediterraneo non fosse a rischio estinzione. Pertanto, il 25 marzo scorso la maggioranza dei 178 paesi che fanno parte della CITES (convenzione internazionale sul commercio di flora e fauna in via di estinzione) a Doha in Qatar, nonostante l’America in primis e l’Europa volevano l’inclusione del corallo nell’Appendice II, hanno votato per la non inclusione. Tutto ciò e stato reso possibile all’ottimo lavoro, di alcuni rappresentati, dell’Assocoral che non si sono risparmiati, salvaguardando l’intera categoria. Le istituzioni sono state assenti, solo nell’ultimo periodo il Ministro Stefania Prestigiacomo si è schierata in favore dell’Assocoral.
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 31 marzo 2010