Troppe le mancate risposte su vicende che interessano i cittadini

(a) Torre del Greco – Dossi: altra questione irrisolta? Si, perchè, ad oggi, sembra che in VII Commissione – quella della Trasparenza – non siano ancora pervenute risposte esaurienti. Alcuni consiglieri dell’opposizione, hanno chiesto spiegazioni in merito ai dossi agli uffici preposti: criteri di allocazione, dimensioni e geometri e materiali utilizzati, compatibilità con le norme esistenti, costo per l’ente comunale per ogni singola installazione e criteri di scelta della ditta appaltatrice. Su tale argomento una cittadina torrese, Loredana Staiano, sta raccogliendo firme affinché ci sia chiarezza sui passaggi pedonali rialzati. La stessa Staiano afferma: "Non crediamo che i dossi siano stati realizzati a regola d’arte e crediamo che possano creare problemi di salute legati alla schiena". Ma oltre ai dossi, ricordiamo al Presidente della VII Commissione, Antonio Donadio, che sono in sospeso altre questioni, a cui, in alcune casi, sono state date risposte vaghe: – Depuratore industriale: dirigenti ed altri non hanno, ancora ad oggi, saputo dirci se l’attuale impianto delle FS è abusivo; – Il Ponte di via Curtoli, non ancora realizzato e già scenario di un tragico incidente; mentre quello che unisce i due fondi di Villa Olivella, di proprietà di M. Bottiglieri – e divisi dalla carreggiata autostradale – è stato costruito in pochissimo tempo: non si comprende ancora se è tutto in regola; – PIU Europa: riteniamo che ci sia scarsa trasparenza. A tal riguardo, gli interrogativi sono tanti: non c’è rispetto del regolamento, non si comprende quali siano i progetti, ed è stato escluso il forum. Inoltre, quali i costi sostenuti fino ad oggi? In merito a PIU Europa, sono stati coinvolti anche il difensore civico, Ciro Pasqua, e il Presidente del Consiglio, Michele Polese. A questi è stato chiesto di farci avere risposte esaustive dalle persone coinvolte nella vicenda, ma i risultati sono stati scarsi. La Torre ha tante questioni aperte, le segue ad una ad una, e chiede al Presidente del Consiglio Comunale, Michele Polese, nonchè presidente di tutte le Commissioni consiliari, di fare applicare la legge – quella sulla trasparenza – e che, quindi, gli uffici a cui sono state rivolte domande diano risposte nel rispetto dei termini di legge. I cittadini hanno diritto di sapere, possono accedere a tutti gli atti attraverso la legge sulla trasparenza la 241/90 ed avere risposta entro 30 giorni. Il dirigente o l’impiegato – di enti pubblici – che non fornisce risposta entro i termini rischia sanzioni amministrative e penali.
Antonio Civitillo
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 7 luglio 2010