Senza lavoro porta moglie e figli al Comune e minaccia di passare la notte a Palazzo Baronale. Severino Cefariello, accompagnato da moglie e i due figli, di 12 e 8 anni, ha protestato sotto l’edificio sede del Licenziato-Disoccupazione-Lavoro

consiglio comunale per chiedere alle istituzioni di dargli un lavoro. “Prima lavoravo presso la Edilcava – ha spiegato Cefariello – (dove vengono stoccati i rifiuti torresi). Ora sono senza lavoro con a carico moglie e figli. Chiedo al sindaco di farmi lavorare come netturbino comunale. Fino ad allora dormiro quì”. Inizialmente la protesta era composta da più persone. C’erano anche i netturbini licenziati dopo il passaggio di cantiere dalla Ego Eco alla Fratelli Balsamo, ma poi, hanno deciso di recarsi a Palazzo La Salle. Nel mese scorso si presentarono in piazza Luigi Palomba per bloccare i lavori di rimodernamento della città: “Finché il Comune non risolve il nostro dramma lavoro, qui non si muove una pietra”, minacciarono. Un messaggio per “provare a catturare l’attenzione delle istituzioni – le ragioni della protesta – fino a oggi completamente assenti”. “Stiamo protestando perché il Comune ignora il nostro dramma – dichiarono i sei disoccupati fermati in piazza Luigi Palomba -. Siamo senza lavoro e non possiamo portare avanti le nostre famiglie. Non vogliamo aiuti o contributi, solo una maggiore attenzione da parte delle istituzioni per cominciare a risolvere i problemi economici e occupazionali che interessano una larga fetta della popolazione”.