I politici promettono lavoro in campagna elettorale poi incapaci a rispettare le promesse”"

E’ partito dalla zona Sant’Antonio il corteo dei disoccupati ed ex detenuti torresi che hanno marciato nelle strade della città, il 5 ottobre scorso, chiedendo posti di lavoro. Contrassegnato da qualche striscione e una ventina di persone, il corteo poco numeroso ha percorso via Piscopia e via Roma, dove i commercianti in segno di solidarietà hanno abbassato le saracinesche al loro passaggio, per arrivare fino al Palazzo Baronale al fine di richiedere un incontro con il Sindaco. I manifestanti hanno chiesto di essere ascoltati per raccontare lo stile di vita di coloro i quali hanno perso il lavoro, protagonisti i disoccupati, quelli recenti e non, costretti nel migliore dei casi a impiegarsi nel lavoro nero, oppure uomini usciti dal carcere, i quali hanno riscontrato difficoltà ad essere reinseriti nella società torrese. “Quello che chiediamo – afferma Vincenzo Fiorino, tra gli organizzatori della protesta – è tutela per i lavoratori torresi, il Sindaco dovrebbe preoccuparsi dei problemi sociali piuttosto che occuparsi del restyling della città. Vogliamo che Ciro Borriello inserisca i cittadini torresi nei cantieri dell’edilizia, dove spesso lavorano persone provenienti da altre città o stranieri”.
Dopo il corteo, intorno alle 12, il Sindaco ha finalmente concesso udienza ad una delegazione di manifestanti. La riunione, protrattasi per circa un’ora, ha visto i disoccupati uscire da Palazzo Baronale con la promessa di un futuro incontro con le istituzioni, per riparlare della questione, e la richiesta, avanzata dal sindaco, di compilare una lista nella quale inserire i nomi e le professionalità dei richiedenti lavoro.
Non è stato possibile sostenere, da parte dell’amministrazione, la seconda richiesta della delegazione, quella circa la concessione di un sussidio mensile per agevolare le circa 3000 famiglie che dichiarano di essere in condizioni economiche al di sotto della soglia di povertà.
Da segnalare all’uscita lo sfogo di alcuni manifestanti: "La classe politica promette posti di lavoro in tempi di campagna elettorale, i politici prima incassai voti promettendo un impiego e poi si rivelano incapaci di rispettare le promesse. Siamo stanchi di questi clientelismi”.

Carolina Esposito
Carmine Apice
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 12 ottobre 2011