L’ex Presidente del Collegio dei Sindaci collabora e spiega il sistema di raccolta fondi

Novità e risvolti nell’inchiesta Dimaiolines, la compagnia armatoriale di viale dei Pini finita nel mirino Procura oplontina a seguito di un crac che vede coinvolti circa 800 risparmiatori di Torre del Greco.
La settimana scorsa Angelo Pica, ex Presidente del collegio dei sindaci della Dimaiolines, è tornato a casa. Unico obbligo per Pica è quello di presentazione della firma alla polizia giudiziaria.
Per l’ex-Presidente la vicenda ebbe inizio circa tre mesi fa, esattamente quando gli uomini della Guardia di Finanza di via Bassano, guidata dal Capitano Capuozzo, lo arrestarono insieme ai vertici della società Carlo, Angelo ed Angela Di Maio. Durante quel blitz che fece scattare le manette ai numero uno della compagnia armatoriale, inoltre, finirono agli arresti domiciliari anche tre persone: un dipendente della Dimaiolines e due componenti del collegio, da tempo tornate libere.
Già prima del ritorno a casa Pica si era già visto tramutare l’arresto in un divieto di dimora in Campania. Una svolta, questa, che fa pensare ad un’inchiesta in dirittura di arrivo: gli inquirenti sarebbero quindi pronti ad avere una ricostruzione abbastanza precisa dei fatti.
Il fallimento della Dimaiolines, avvenuto negli ultmi mesi del 2010, oltre alle perdite societarie, coinvolge circa 800 famiglie, risultate parte lesa perchè possessori di titoli non regolari per un valore di circa 40milioni di euro.
Il titolare dell’inchiesta, il PM Sergio Raimondi della Procura del Tribunale di Torre Annunziata, sembra essere vicino ad una svolta, grazie anche alla collaborazione di Pica. Potrebbe essere, infatti, proprio la collaborazione dell’ex presidente del Collegio il motivo per cui sia tornato a casa.
Sembrerebbe che l’ex Presidente abbia illustrato e spiegato agli inquirenti il sistema di raccolta fondi, avvenuta attraverso l’emissione di obbligazioni non regolari.
Durante la fase di indagini condotte finora sono state ascoltate dagli inquirenti decine di persone informate sui fatti col fine di fare maggiore chiarezza sulla vicenda.
Antonio Civitillo
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 30 giugno 2012