Rifiuti in strada. La Tarsu aumenta
(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco – Bella cosa la raccolta differenziata. Anzi, fantastica. Se si facesse. Ma a Torre del Greco non si fa, almeno non abbastanza: il 30 per cento in media, lo ha appena certificato l’Amministrazione comunale. Dunque, non sono stati ancora raggiunti i valori imposti dai parametri della normativa nazionale: entro il 2009 è obbligo di tutti i comuni raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti (in origine tale percentuale era da raggiungere nel 2003); la nuova normativa prevede l’obbligo di raggiungere il 65% entro il 2010, pena l’aumento della tassa sulla spazzatura pagata dai cittadini. In realtà alcuni poveri, tartassati cittadini torresi ci provano a differenziare, si attrezzano in casa con pattumiere distinte, arrivano persino a dividere il contenitore di vetro della marmellata dal suo tappo di plastica, dopo aver grattato a parte il sigillo cartaceo di garanzia. Poi, però, quando scendono in strada, i virtuosi torresi si scoraggiano alla vista dei cumuli di immondizia indifferenziata. Tuttavia, non tutti i torresi sono “cittadini virtuosi”, alcuni di essi posseggono uno scarso senso civico. Una dichiarazione difficile da controbattere, almeno per quanto riguarda una parte dei cittadini di Torre del Greco, confermata dalla situazione in cui versano alcune strade, trasformate oramai in discariche a cielo aperto malgrado la risoluzione dell’emergenza rifiuti. Intere aree, infatti, risultano ripulite a metà. Alcuni tratti di via Cesare Battisti, di via Vittorio Veneto, della zona porto e del quartiere di S. Maria la Bruna appaiono come delle minidiscariche. E’ la diffusa mentalità napoletana uno dei punti su cui lavorare di più. Vergognosa la situazione in cui vessa una famiglia che abita in via Comizi che, da più di due mesi, ha denunciato la presenza di una discarica a cielo aperto nel suo condominio, nei pressi del quartiere Santa Croce. Un problema molto grave, visto che uno dei componenti della famiglia, una ragazzina di appena 14 anni, lotta da oltre 15 mesi contro un tumore ai polmoni e, quindi, dovrebbe vivere in un ambiente perfettamente pulito e salubre. Purtroppo la spazzatura abbandonata nel giardino privato di un vecchio rudere antistante l’edificio dove vive la ragazza non è ancora stata portata via. Dunque, per l’ennesima volta il cittadino e l’ente comunale non riescono a comunicare, tuttavia è proprio dall’intesa tra i due che deriva un corretto funzionamento della raccolta differenziata. Se entrambe contribuissero per il 50 per cento al suo corretto funzionamento, le cifre della quantità di rifiuti differenziati decollerebbero ed il cittadino, finalmente, potrebbe godere di una città pulita e non sarebbe più costretto a sborsare tanti soldi per la Tarsu.
Maria Consiglia Izzo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 23 settembre 2009