La vicenda non è ancora chiusa

(a) Torre del Greco – L’incubo eco-mostro continua e come abbiamo sempre sostenuto non è stata mai messa la parola fine alla sua costruzione.
Ma procediamo con ordine: l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica (n° 76 del 15 dicembre 2004), disposto dal Comune, non ha intimorito la Wisco Spa che, rappresentata dai suoi legali, ha depositato, agli inizi di agosto, un ricorso al Tar della Campania per ottenere a sua volta l’annullamento dei provvedimenti di ritiro dell’autorizzazione paesaggistica.
I legali della società industriale hanno presentato una richiesta ben precisa e minuziosa secondo la quale i giudici amministrativi dovrebbero abolire il provvedimento ratificato dal sindaco Borriello. I motivi sono stati resi espliciti: "si fonda sul travisamento di quanto disposto dalla Soprintendenza" e sulla "pretestuosità della motivazione dell’atto". E’ quindi ancora più che mai aperta la vicenda giudiziaria dell’impianto dei veleni.
Ricordiamo al Sindaco e a tutti i nostri lettori che noi de La Torre abbiamo suggerito molti modi per bloccarne la costruzione e che, probabilmente, l’annullamento della sola autorizzazione paesaggistica non sarebbe stato sufficiente.
E proprio il 3 febbraio 2009 si è riunita la Conferenza dei Servizi, sembra che a rappresentare il Comune di Torre del Greco sia stato l’Ing Salerno. Diciamo “sembra” perché noi de La Torre, come altre associazioni, abbiamo riscontrato difficoltà a reperire informazioni dettagliate in merito all’incontro, l’Aministrazione non ha lanciato nemmeno un comunicato stampa “particolareggiato”.
Ricordiamo un altro importante appuntamento: a metà marzo ci sarà un’udienza al TAR dove si discuterà in merito all’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica.
Ribadiamo il concetto: la vicenda non è per niente chiusa e si è fatto davvero poco affinché si mettesse davvero la parola fine.
Antonio Civitillo

Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea La Torre 1905 in edicola il 18 febbraio 2009