Perché la cittadinanza non è stata informata? Perché tanta fretta?

(a) Servizio in abbonamento – E’ una battaglia che portiamo avanti da mesi, noi de La Torre (www.latorre1905.it) e del quotidiano ephemerides.it, denunciandone i danni e le responsabilità. I danni sono disastrosi per l’ambiente, l’economia e la salute. Nell’impianto, oltre a rifiuti altamente tossici, verrà sversato anche il percolato, rifiuto anche infettivo. Ad avallare il progetto, firmandone l’autorizzazione paesaggistica, è stato Valerio Ciavolino, ex Sindaco di Forza Italia ed attuale consigliere dell’ UDC, mentre, a firmare la valutazione di impatto ambientale è stato l’attuale Assessore Regionale all’Ambiente Luigi Nocera dell’UDER. In data 27 luglio 2005, la Wisco Spa richiese la convocazione della Conferenza dei Servizi. Quest’ultima si riunì in meno di una settimana; Il 4 agosto 2005, infatti, presso il settore provinciale Ecologia, Tutela dell’Ambiente e Disinquinamento di Napoli, si realizzò l’istruttoria e se ne deliberò l’approvazione. Erano presenti: per Torre del Greco l’ex Sindaco Ciavolino; un rappresentante per la Provincia; uno per la Wisco Spa; uno per la Regione Campania Gaetano Colella; per l’ASL NA/5 Vincenzo Sportiello. A seguire la vicenda e ad interfacciarsi con la Regione Campania, attraverso una fitta corrispondenza, è stato l’ex dirigente Ambiente e Territorio Vincenzo Abilitato. I due dirigenti (Sportiello e Abilitato) erano a conoscenza del progetto e, con molta probabilità, dei danni alla salute che esso avrebbe comportato.
La città sta prendendo pian piano coscienza dei fatti, nonostante ci sia ancora molta disinformazione. Associazioni, comitati di quartiere, imprenditori, cittadini si stanno preparando a manifestare. L’UDEUR di Torre del Greco raccoglie firme per un Referendum, adottando un atteggiamento contrario al proprio Assessore Nocera, che ha precedentemente avallato il progetto. Ci siamo resi conto, colloquiando con alcuni rappresentanti della VII Commissione (trasparenza) – che sta passando al vaglio tutta la documentazione – che questi non si sono posti molti quesiti. Forse necessita un esperto esterno per esaminare i documenti
La commissione oltre ai soliti quesiti del tipo: “c’è la distanza dal mare?”, “Qual è l’impatto sulla viabilità?”, “L’aumentare delle volumetrie sono corrette?”, “È un adeguamento o un nuovo impianto?”, “Si costruisce in una zona rossa?”, questa dovrebbe porsi altre domande quali ad esempio: “come mai due autorizzazioni paesaggistiche?”, “In altre città è stata fatta un’assemblea pubblica cittadina come prevede la legge (vedi video su www.latorre1905.it), perché qui no?”, “È stato avvisato il comune limitrofo?”, “Le scorie dove vengono stoccate?”. Dal canto suo, il Sindaco, può effettuare i dovuti controlli in merito alla svolgimento degli esami di caratterizzazione del territorio e, come ultima possibilità, ritirare i permessi di costruzione. Conseguenza: un forte risarcimento danni alla Wisco Spa.
Antonio Civitillo

> <a class=bluecolor" href="https://www.latorre1905.it/home/Notizia.asp?ID=606">La città comincia a prenderne coscienza</a>