Licenziamenti in vista per i dipendenti, il Poseidon potrebbe chiudere i battenti e la nuova nave potrebbe essere svenduta

Ormai è noto a tutti: la Deiulemar Compagnia di Navigazione è fallita. La notizia del fallimento è giunta proprio mentre La Torre pubblicava un articolo di riflessione: si spiegava perché, ad avviso dello scrivente, il concordato, in quei termini e a quelle condizioni, non avrebbe trovato il giusto consenso, poiché presentava molti punti deboli ed andava fortemente rivisto.
La nota società armatoriale corallina è fallita per decisione del giudice, del Tribunale di Torre Annunziata, Massimo Palescandalo, che ha messo nelle mani di tre curatori fallimentari il destino della società di navigazione e quello dei creditori. I tre curatori fallimentari, provenienti da tre regioni diverse, avranno il compito di decidere in che modo i creditori e le 13mila famiglie coinvolte dovranno essere risarcite. I tempi per chiarire le posizioni, dare una spiegazione ai fatti e la conseguente risoluzione del caso saranno lunghi, ma attraverso un’azione di revocatoria potranno essere inglobati tutti i beni (presumibilmente) distratti dalla Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa, facendo aumentare il suo capitale in modo da dare maggior ristoro ai creditori. Non si esclude che l’AD, con i soci della società, potrebbe presentare ricorso contro la sentenza di fallimento e proporre un nuovo concordato, anche se a complicare la vicenda è anche la morte del Capitano, Michele Iuliano.
Inoltre, è facile credere che, nella società DEIULEMAR Compagnia di Navigazione Spa, potrebbero scattare i primi licenziamenti, vista la conseguente chiusura del prestigioso Hotel Poseidon. Inoltre, secondo indiscrezioni, la nuova nave Città di Torre del Greco, varata poco più di un mese fa, potrebbe essere venduta: visto il mercato, è probabile un forte rischio di svalutazione, che equivale a dire meno soldi per i creditori.
Antonio Civitillo
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 16 maggio 2012