Crac Deiulemar. Terremoto nel Comitato dei Creditori, l’avvocato Antonio Cardella rinuncia alla carica di membro. Infatti, l’ormai ex componente del Comitato dei Creditori Deiulemar, dopo che a metà dicembre si era visto rinnovare la carica dal giudice delegato Massimo Palescandolo (comunicatogli formalmente l’8 Tribunale-Torre-Annunziata

gennaio), ha deciso di non accettare tale carica e tale decisione l’ha motivata esaurientemente nella lettera ratificata al tribunale di competenza. In tale lettera si legge che “le ulteriori fasi della procedura fallimentare (liquidazione e riparto dell’attivo) si presentano parimenti complesse e, come tali, richiedono competenze tecniche particolari, specifiche e, soprattutto, equilibrate tra le diverse classi dei creditori ammessi”; nonché “nella qualità di difensore di migliaia di risparmiatori, pur rispettando il provvedimento del Giudice Delegato, auspicava, ed auspica, per la composizione del Comitato dei Creditori, la conferma di cinque membri (come previsto dall’art. 40 della Legge Fallimentare), con tre di essi (anche, eventualmente, diversi da quelli scelti per il precedente comitato) in rappresentanza della classe degli obbligazionisti, onde assicurare equilibrio per quantità e qualità dei crediti, atteso che la quasi totalità dei creditori ammessi è appunto rappresentata da obbligazionisti, i cui interessi possono essere contrapposti sia a quelli dei dipendenti, sia a quelli dei fornitori/armatori, per i quali, peraltro, è stato nominato un unico rappresentante”. Pertanto, per tali motivazioni, “il sottoscritto avvocato – c’è scritto nella lettera -, nel ringraziare il giudice delegato, nella persona del dottor Massimo Palescandolo, per la conferma della fiducia, con la presente rinunzia alla carica di membro del Comitato dei Creditori”. Nella premessa della rinunzia l’avvocato Cardella ci tiene a ricordare i risultati raggiunti dal Comitato uscente. “Grazie alla diligente e professionale opera dell’intero Comitato dei Creditori uscente, la fase relativa all’accertamento del passivo, particolarmente complessa, con oltre 10.500 domande di insinuazione, si è finora rilevata favorevole per la quasi totalità dei creditori-obbligazionisti partecipanti, e, soprattutto, si è svolta con particolare celerità in rapporto ai tempi medi della giustizia italiana e a procedure similari”. Intanto continua l’organizzazione della manifestazione del 27 gennaio organizzata dagli obbligazionisti. Una manifestazione per porre tante domande ai giudici del tribunale oplontino. La partenza è prevista dal piazzale della parrocchia del Buonconsiglio, zona Leopardi, di Torre del Greco, dove il corteo promosso dagli obbligazionisti della Deiulemar Compagnia di Navigazione, vittime di un fallimento che ha volatilizzato circa 800 milioni di euro in titoli e che ha coinvolto circa 13mila risparmiatori; proseguirà fino al Tribunale di Torre Annunziata.