Molti i malumori degli obbligazionisti alla decisione del Tribunale oplontino

Ieri mattina il Tribunale di Torre Annunziata ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati degli armatori ed ha deciso di dissequestrare beni e soldi per un valore lordo 1,25 miliardi di euro.
Beni e soldi che son finiti sotto sequestro il 22 gennaio scorso e ritornati ieri disponibili alle tre famiglie di armatori (Lembo-Della Gatta-Iuliano).
In pochi si sarebbero aspettati che la richiesta venisse accolta e che il collegio giudicante, composto da Stefano Chiappetta, Andrea Penta e Francesco Coppola, alla fine restituisse davvero i beni preventivamente sequestrati.
Beni messi sotto "custodia" su richiesta avanzata dalla curatela fallimentare dove si sostengono che le tre famiglie avrebbero formato una "società di fatto" che avrebbe operato negli anni a danno degli investitori. La "società di fatto" sarebbe stata composta dai fratelli Angelo, Pasquale e Micaela Della Gatta; dalla loro madre, Lucia Boccia; dall’unico fondatore della Deiulemar ancora in vita, Giuseppe Lembo; dal figlio Leonardo; dall’ex ad, il defunto "capitano" Michele luliano; dalla moglie Maria Luigia Lembo; dalla figlia Giovanna.
Ma per un vizio di procedura il collegio giudicante ne ordina il dissequestro e non è escluso che la curatela fallimentare ritorni all’attacco.
Nelle prossime settimane la sezione Fallimentare di Torre Annunziata sarà chiamata a discutere sull’argomento. E lo stesso Tribunale a breve dovrà sciogliere il nodo sul Giudice ricusato, Massimo Palescandolo, perchè ritenuto troppo vicino agli obbligazionisti. Sembra tanto vicino a tal punto da aver scritto, nel periodo natalizio, un commento sul blog degli obbligazionisti. Sapremo a breve se Palescandolo giudice che ha sequestrato i beni potrà continuare a occuparsi della vicenda.
La notizia, ha fatto in breve tempo, il giro della città: sono molti i malumori degli obbligazionisti che hanno appreso del dissequestro.
Antonio Civitillo