Novità sul fronte Deiulemar: 43 marittimi sconfiggono i poteri forti (leggi). Caparbi come non mai, gli ex dipendenti della Deiulemar Shipping hanno fatto causa, ed hanno vinto, contro la Heron Ventures Limited, società che ha acquistato la società di navigazione torrese. La società maltese ha concordato con loro, e liquidato, Tribunale-Torre-Annunziata

la somma che gli spettava. Stiamo parlando di una grossa cifra: oltre 500 mila euro.
Secondo nostre fonti, questa vittoria in Tribunale è solo l’inizio ed apre nuovi scenari oltre al fatto che potrebbe mettere in discussione l’operato dei curatori. A tal proposito, la vicenda pone l’accento su una serie di vecchi interrogativi, che non hanno mai avuto una risposta: E’ stato giusto vendere la Shipping?
Prima di dichiarare fallita la Shipping, non sarebbe stato meglio che il giudice fallimentare valutasse un’eventuale amministrazione controllata?
Chi ha voluto realmente il fallimento della Shipping, scelta che secondo alcuni hanno di fatto portato nel baratro gli obbligazionisti? E, soprattutto, perché?
Come mai non è mai stato valutato, e si sottolinea “valutato“, il concordato?
Noi de La Torre siamo rimasti sorpresi dall’accordo siglato dalle società maltese, non credevamo che Heron scendesse a patti. Ma questa vittoria fa comprendere a molti che altri scenari erano possibili e che, quindi, altre strade potevano essere percorse. Forse sarebbe stato opportuno quanto meno, invece, di “demonizzare” le bozze del concordato almeno valutarle, e valutare non vuol dire accettare.
Alcune persone non avevano interesse ad ascoltare, altre sono state più brave a parlare alla pancia degli obbligazionisti commettendo una serie di leggerezze: ci riferiamo anche ai Giudici, ai PM, agli inquirenti e ad alcuni giornali. Possiamo brevemente ricordare una serie di episodi: dalla ricusazione dei giudici al coinvolgimento da parte della Magistratura di persone del tutto estranee ai fatti e data in pasto a certa stampa, alla fuga di notizie all’archiviazione immotivata di querele, fino ai sequestri preventivi di navi, che secondo alcuni avrebbero danneggiato fortemente gli obbligazionisti.
A tal proposito, nell’ottobre del 2012, Noi de La Torre abbiamo scritto un articolo dal titolo: “Procura metta KO Shipping ed obbligazionisti” col quale abbiamo spiegato a chiare lettere che alcuni sequestri preventivi non hanno favorito gli obbligazionisti facendo saltare qualsiasi ipotesi di concordato.
Come è anche noto che alcuni giornali non hanno svolto un vero e proprio ruolo di informazione ma hanno spinto la mano a vere e proprie opere di sciacallaggio, lanciando titoli strillati e talvolta non corrispondenti al vero: su facebook le segnalazioni sono state tante.
Noi de La Torre, come ci è stato riconosciuto da più persone, abbiamo mantenuto una linea editoriale sobria applicando la regola del buonsenso, verificando la veridicità della notizia e non abbiamo avuto alcuna richiesta di smentita.
Noi de La Torre non abbiamo scritto articoli parlando alla pancia della gente, semplicemente raccontando i fatti nudi e crudi ed in alcuni casi abbiamo scritto, senza alcun timore, che non sempre la Magistratura ha operato nell’interesse degli obbligazionisti.
I 43 marittimi ed il loro Avv. Annasara Torre si son messi a lavorare in silenzio, in sordina senza far rumore e, senza dar peso alle chiacchiere, hanno ottenuto un ottimo risultato.
Anche noi de La Torre continuiamo per la nostra strada andiamo avanti con sobrietà e in questo mondo dell’informazione, dove non ci sono più regole, ne abbiamo applicata sempre una: quella del buonsenso!
Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 29 aprile 2015