A chi dirà no ad estorsori e “cravattai” esenzione dalle imposte comunali per cinque anni

(a) Torre del Greco – Nei comuni limitrofi l’iniziativa è stata ribattezzata “Pago chi non paga”, proprio per voler incentivare a denunciare i fenomeni di racket e usura. Anche Torre del Greco, ad un mese dalle elezioni regionali, si allinea: i cittadini che diranno no ai clan delle estorsioni e ai cosiddetti “cravattai” saranno esentati dal pagamento delle imposte comunali per cinque anni. In pratica: niente Ici, Tarsu, Tosap e imposte varie per chi porta in tribunale i delinquenti che impongono la loro “protezione” ai commercianti o sfruttano lo stato di difficoltà della gente. A decidere provvedimento, per il territorio torrese, è la giunta Borriello, che nei giorni scorsi ha approvato una delibera. Nelle cittadine limitrofe l’iniziativa ha già riscosso notevole successo: “E proprio dal lavoro dell’amministrazione ercolanese – fa sapere il sindaco Ciro Borriello – che abbiamo preso spunto, grazie anche al supporto datoci dalla compagnia dei carabinieri della nostra città. Il capitano Pierluigi Buonomo ci ha condotti per mano nella stesura di questo documento, che siamo convinti servirà a far crescere tra i cittadini la voglia di collaborare”. L’iniziativa nasce da lontano, ovvero dal duplice attentato del racket ai danni del bar-pasticceria Mennella di via Veneto e d e l l a gioielleria Nabilia di via Nazionale. “Non può che farci piacere – commenta Giulio Esposito, presidente Ascom, informato della notizia soltanto dalla stampa in giorno stesso in cui il portavoce del sindaco, Antonio Borriello, invia un comunicato ai giornalisti-. Attività come queste non possono che far bene alla ategoria dei commercianti”. Se a Torre del Greco è la prima volta che si arriva ad abbuonare le imposte comunali, nella vicina Ercolano l’iniziativa di detassare chi denuncia gli estorsori ha prodotto risultati importanti, tanto che di recente è stata stilata una prima graduatoria dei commercianti esentati dal pagamento delle imposte per i prossimi quattro anni. Anche Portici, giudata dall’Amministrazione di Enzo Cuomo, il sindaco anticamorra per eccellenza più volte al centro di minacce e pericoli per l’attività di vero contrasto, si distingue ormai da tempo: lo sportello antiracket che ha prodotto in pochi mesi ben cinque arresti, tra estorsori e usurai; una costruzione abusiva di proprietà di esponenti della malavita è stata demolita, diversi i provvedimenti antiracket adottati, numerose le marce per la legalità e tanto altro ancora. In pratica, era ora di cominciare a muoversi anche a Torre.
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 17 febbraio 2010