Dipendenti NU protestano a Palazzo Baronale. Ieri, verso le ore 10:30, una ventina di dipendenti della ditta F.lli Balsamo, subentrata alla Ego Eco Srl per la raccolta dei rifiuti, si sono recati al Comune per chiedere chiarimenti, al Sindaco e al segretario generale Lecora, a riguardo ad una multa da loro ricevuta.
Compattatori-Rifiuti-Camion

Nelle contravvenzioni si legge che c’è stata la violazione dell’art. 180 c.8 del vigente Codice della Strada, in sintesi: “senza giustificato motivo non hanno ottemperato
all’invito notificato a presentarsi, entro il termine stabilito dalla medesimo ad uffici di polizia per esibire: Certificato di Assicurazione, Carta di circolazione.”
La precedente ditta, la Ego Eco proprietaria e/o responsabile degli automezzi, nel 2014 ha subito una serie di sanzioni, tra cui multe per mancata esposizioni di tagliandi assicurativi e documenti inerenti agli automezzi. Pertanto, l’Amministrazione Borriello, visto che ditta non ha provveduto all’esibizione dei suddetti documenti agli organi competenti e non avendo pagato le multe, ha pensato bene di far pagare i verbali, in quanto responsabili in solido, agli ex dipendenti delle Ego Eco.
Pertanto, gli operatori ecologici dovranno pagare la somma scontata, se pagano entro 5 giorni, di 293, 30 euro, altrimenti 492,00 euro. In entrambi i casi vanno aggiunte le spese posali di 13,20 + 4,40 euro di spese aggiuntive. Alcuni di loro si son visti recapitare ben tre verbali.
“Siamo indignati – il commento dei dipendenti Nu – non siamo noi i proprietari degli automezzi. L’amministrazione Borriello e il segretario generale Lecora non ci hanno ricevuto e non ci hanno dato chiarimenti in merito. Eppure, prima e nella fase del cambiamento delle ditte la Lecora ci chiamava e rassicurava tutti i giorni che avrebbe provveduto quanto prima a pagarci gli stipendi che ci doveva la Ego Eco, in quanto il Comune risponde in solido. Oggi, invece, non ci hanno ricevuto ed i commessi ci hanno messo alla porta con la minaccia che se non ce ne fossimo andati avrebbero chiamato le forze dell’ordine”, questa l’amara conclusione degli operatori ecologici.