Bufera sulla giunta Borriello. La mancata organizzazione della Notte Bianca a Natale ha portato dritti dritti Raia-Borriello

alla sfiducia dell’Ass. alle Attività Produttive, Salvatore Quirino, con la richiesta delle sue immediate le dimissioni. A chiedere il “licenziamento” del neo Assessore, attraverso una mozione di sfiducia, non è l’opposizione, ma ben otto membri della maggioranza: Pasquale Brancaccio, Ciro Piccirillo, Annalaura Guarino, Vittorio De Carlo, Ciro Guida, Stefano Abilitato, Felice Gaglione e Gabriele Capuani. Quirino si è reso “colpevole”, secondo i dissidenti, di aver disatteso il programma politico-elettorale e di non aver aiutato i commercianti in crisi.
Pronta la replica del Sindaco Borriello che ha difeso a spada tratta l’Assessore ed ha minacciato gli stessi suoi membri della maggioranza di dimettersi qualora la mozione di sfiducia non venisse ritirata.

“Il teatrino ritorna: la stessa maggioranza ha chiesto, attraverso una missiva, le dimissioni del pupillo del sindaco, l’assessore Salvatore Quirino. Lo stesso primo cittadino ha minacciato, a sua volta, la sua stessa maggioranza di dimettersi qualora la richiesta di rimozione dell’assessore non venga ritirata”, A lanciare l’accusa Loredana Raia (PD), leader dell’opposizione in consiglio comunale. “Di “svizzero” in tutto quello che sta accendo non c’è nulla, anzi, c’è solo del ridicolo; inoltre, nessuno crede alle minacce di Borriello, i suoi trascorsi dicono altro. Finora era emersa solo la sua incapacità amministrativa: dalla programmazione all’organizzazione del Natale a Torre; il pomo della discordia, la Notte Bianca non organizzata da Quirino, è uno degli esempi più evidenti”, dice l’esponente democratico. “Oggi i malumori escono allo scoperto e non è la solita opposizione contestatrice, ma la sua stessa maggioranza che gli fa le pulci e fa da sfondo alla sua incapacità politica: La sua squadra di governo nominata a tempi di record, la nomina dei suoi più stetti collaboratori, le procedure per i concorsi, l’affidamento “sui generis” di servizi, vedi Nu, a ditte private, la distribuzione poco “oculata” dei voucher cosiddetti natalizi, la chiusura di scuole cittadine senza una vera strategia di riprogrammazione dell’intero sistema di istituti e platee, sono il frutto del “sistema Borriello, basato sulla presunzione che si può gestire la cosa pubblica come casa propria”.