Si rafforza la pista della rapina; esclusa la possibilità che possa essere stato il figlio

Torre del Greco – Proseguono le indagini sul duplice delitto avvenuto a Torre del Greco, in un appartamento di parco Giusi, probabilmente tra giovedì e venerdì scorso. E’ stato interrogato il figlio dei due anziani morti, Maurizio Sorrentino; egli ha raccontato di aver sentito per l’ultima volta i genitori giovedì e di essersi precipitato a Torre del Greco perché preoccupato; così lunedì, arrivando da Viterbo dove vive, ha aperto la porta d’ingresso dell’appartamento dei genitori con le sue chiavi e li ha trovati morti. Questa testimonianza è momentaneamente confermata dalla registrazione del Telepass in autostrada. Inoltre, i carabinieri hanno sentito anche la figlia dei due malcapitati anziani, che non vive a Torre del Greco, ed hanno verificato che il suo racconto su grandi linee coincide con quello del fratello. Lunedì sono state eseguite sui corpi dei due coniugi le autopsie e non sono stati nominati consulenti di parte per assistere al’esame. I due figli hanno raccontato che i genitori tenevano in casa una scatola in cui conservavano dei soldi; tale scatola non è stata trovata. Dunque, l’ipotesi dell’omicidio per rapina, sembra essere la più accreditata. L’attenzione di concentra ora sulla distanza tra i luoghi in cui sono stati trovati i due cadaveri. In particolare, il bastone di Filiberto Sorrentino, senza il quale l’uomo non poteva camminare, è stato trovato sotto il corpo di Vincenza Marcianò, completamente coperto di sangue. Molto probabilmente l’oggetto in gomma è l’arma del delitto, usata per colpire prima l’uomo e poi la donna che, probabilmente, è stata inseguita perché tentava di mettersi in salvo.

M.C.Izzo