Dopo le vicende Deiulemar e Dimaiolines, un altro fallimento colpisce alcune famiglie torresi

Il sistema è ormai noto ai torresi e, purtroppo, anche l’epilogo. Dopo le note vicende Deiulemar e Dimaioline la città assiste ad un altro fallimento: quello "Almalat". Un crac da oltre 2milioni di euro della nota azienda di latticini torrese. Già nel 2012 il titolare dell’azienda – Castaldo – è stato denunciato da un’azienda casearia settentrionale per uso improprio di credenziali – utilizzava codici identificativi di prodotti di un’altra impresa (presumibilmente truffa) dando il via così ad una prima inchiesta. Successivamente, un fornitore chiede il fallimento di Almalat. Il giudice designato è Massimo Palescandalo del Tribunale di Torre Annunziata sezione fallimentare, il buco stimato è di due milioni di euro. L’ingente perdita di danaro attira l’attenzione della Procura Oplontina, li insospettisce a tal punto da prestare attenzione al caso e aprire un altro filone di indagini oltre a quello già aperto nel 2012 e attualmente sembra essere in corso. Ricordiamo che Almalat si occupava di distribuzione alimentare e nel 2010, il titolare Massimo Castaldo, decideva di mettersi sul mercato con operazioni finanziare. Anche qui si vede una scena già nota ai torresi – il titolare – raccoglieva somme di danaro e rilasciava un titolo "casereccio" che avrebbe dovuto avere la validità di una"obbligazione". I possessori di tali titoli percepivano interessi altissimi, anche oltre il 10% annuo. Il sistema ha funzionato per un paio d’anni, complice la crisi e presumibilmente altro, il meccanismo – notissimo ai torresi – s’inceppa. Dapprima, Castaldo non riesce a pagare gli interessi e poi non riesce nemmeno a restituire i capitali. Infastiditi, alcuni soggetti possessori di titoli decidono di denunciare alle autorità competenti l’accaduto. Se pur di piccole dimensioni rispetto alla vicenda Dimaiolines, e molto piccola rispetto al caso Deiulemar, quest’altra incresciosa vicenda getta nello sconforto altre famiglie e contribuisce ad aggravare ancor di più la crisi torrese.
Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 13 marzo 2013