Iniziano ad essere più chiare le modalità di privatizzazione della Tirrenia

(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco – La privatizzazione della Tirrenia è una cosa seria. Eppure, è difficile capire a che punto si è arrivati in questa tempestosa saga dei nostri mari. Durante la 48 Ore del Mare, la manifestazione organizzata da Confitarma svoltasi lo scorso 1 e 2 luglio a Roma, il presidente del “sindacato degli armatori”, Nicola Coccia, ha proposto un’alleanza operativa fra gli armatori privati e le Regioni. Sono quest’ultime, infatti, ad avere realmente una funzione sociale. Per questo è necessario che la soluzione parta proprio dal trasporto regionale che potrà magari adottare formule diverse da Regione a Regione. Una volta trovato un equilibrio, il problema Tirrenia diventa di più facile soluzione. L’obiettivo? «Trasformare da problema in opportunità di sviluppo le difficoltà di Tirrenia». Coccia ha parlato di «operatori privati pronti a fare la loro parte». E ha provato a tenere a bada i sindacati citando in prima battuta «il problema occupazione», con una frase forte: «Non vogliamo fare armonizzazioni sulla pelle di nessuno». E’ stata poi evidenziata l’esigenza di fissare una data unica per le gare riguardanti tutte le società regionali marittime. Ad oggi è mancata una vera cabina di regia caratterizzata da un preciso timing operativo. Si è cioè proceduto in modo poco organico e determinato. Dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è giunta conferma che entro il 31 dicembre 2009 sarà attuato il processo di privatizzazione, frutto di un costante lavoro di interfaccia con Bruxelles .

M.C.Izzo



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola l’8 luglio 2009