Il 2022 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli si conclude confermando il trend della ripartenza dopo la pandemia con una crescita del 126% rispetto al 2021; oltre il 63% del totale sono stati i paganti. Quattrocentocinquantamila visitatori, obiettivo un milione per il 2023.

“Se all’appello non fossero ancora mancate le scuole – nota il direttore Paolo Giulierini- potremmo parlare di ingressi 2022 ai livelli del 2019, l’anno record pre-Covid, rispetto al quale abbiamo però in percentuale un 17% in più di paganti. Si tratta di dati molto positivi che premiano il nostro lavoro, quello di un museo dall’offerta ricca e attrattiva, sempre aperto anche mentre si andava rinnovando con importanti cantieri. Ambasciatore di Napoli e dell’Italia nel mondo come dimostrano i numeri delle mostre in Italia e all’estero. Nel 2023 con l’apertura totale degli spazi e due super due mostre, ‘Alessandro e l’Oriente’ e ‘Picasso e il Mann’, lanciamo l’ambizioso obiettivo del milione di visitatori. Ci aspetta un MANN come neppure i napoletani ricordano di averlo mai visto, con l’apertura delle sale storiche dell’ala occidentale destinate alla Campania Romana. E mai così esteso, con l’avvio del cantiere delle nuove sale sotterranee, servizi e collegamento alle metro, protagonista della rigenerazione urbana”.



Tremila gli abbonamenti annuali sottoscritti. Quarantatre le mostre delle quali 23 in Italia e 14 in Europa: i capolavori dell’Istituto, anche dai ricchissimi depositi, sono stati ammirati da quasi 700mila persone tra Usa e Asia: oltre 473mila per “Pompeii” in Giappone, 100mila a Suzhou per Etruschi; 90mila tra Pittsburgh e New York, 25mila a Shangai nei primi dieci giorni. In Italia successo per “I pittori di Pompei” (100 affreschi del Mann) al Museo Civico Archeologico di Bologna, con già 33 mila presenze. Sul fronte digitale 95mila, 85mila e 14mila sono i seguaci di Instagram, Facebook e Twitter; per Youtube, 41mila visualizzazioni (27mila del 2021). Il videogioco “Father and son” 2 è stato scaricato da 35mila utenti.