Torna a tenere banco, a Torre del Greco, il caldo tema dell’abusivismo e degli abbattimenti del cemento selvaggio. Nei giorni scorsi le ruspe sono tornate in azione in una strada a ridosso del nuovo casello autostradale della città del corallo. L’obiettivo: abbattere una parte di un fabbricato realizzato senza il necessario placet del Comune. Un abbattimento, questo, che si registra come il quindicesimo sul territorio in pochi mesi ed avvenuto, un po’ gli per gli altri che lo hanno anticipato, proprio sotto gli occhi del proprietario e della sua famiglia. Inevitabile la rabbia e la delusione, dettata dall’intervento, del diretto interessato che dovrà adesso adattarsi a vivere in una struttura diversa da quella che aveva fino ad un istante prima che le ruspe entrasse- ro in azione per buttare giù una parte della sua struttura abitativa. Ma la strada a ridosso dell’autostrada non è l’unica finita nel mirino: a breve la stessa sorte toccherà a tante altre strutture sparse sul territorio all’ombra del Vesuvio.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 27 febbraio 2013