LA PROPOSTA

"La Torre che vorrei": questo il tema di un interessante convegno tenutosi di recente al circolo Nautico, che ha dato modo ai cittadini torresi presenti di confrontarsi con rappresentanti di varie istituzioni, in merito alle problematiche ed ai progetti della città del corallo. La situazione "progetti" a Torre del Greco è davvero paradossale: molte iniziative sono state apparentemente intraprese ma mancano dettagli che le rendano davvero concrete. Tre gli esempi lampanti: l’isola pedonale, la raccolta differenziata e la realizzazione del polo orafo. L’isola pedonale è stata finalmente attuata, ma senza registrare il placet totale di commercianti e pedoni, che, vista la mancata strutturazione di aree di parcheggio, non ne hanno tratto i risultati auspicati. Basterebbe, quindi, una maggiore organizzazione degli spazi a disposizione per definire aree di parcheggio e far decollare l’idea del centro storico chiuso al traffico. Altro "fresco" esempio di iniziative positive che necessiterebbero soltanto di maggiore attenzione da parte dei nostri amministratori, è la raccolta differenziata. In questo caso, l’iter per renderla una realtà concreta è stato lungo e spinoso, tra cambi di ditte ed emergenze rifiuti. Ma al momento è un esiguo numero di manifesti esplicativi – poco esaustivi – che dovrebbe istruire i cittadini torresi sul funzionamento della raccolta differenziata, e, naturalmente ciò ha generato solamente gran confusione in quanto non c’è stata un’adeguata fase di stallo per sperimentare ed abituarsi al nuovo meccanismo. Infine altro capitolo dolente: il polo orafo. Progetto che avrebbe sicuramente garantito forte risonanza, ma che non c’è stato modo di attuare. Probabilmente, quindi, più che di nuovi progetti, i cittadini torresi desidererebbero vedere portare a termine quelli già esistenti senza tralasciare alcun dettaglio che ne pregiudichi i benefici.
Paola Russo