Nel solco del proficuo coordinamento tra la Capitaneria di Porto di Torre del Greco ed Assessorato ai Trasporti regionale, finalizzato al raggiungimento dei prefissati obiettivi di sicurezza e corretta regolamentazione e disciplina delle infrastrutture portuali presenti lungo il litorale del “Miglio d’Oro” nonché dell’intera fascia costiera demaniale marittima, si è tenuto presso uffici della IV Commissione Trasporti della Regione Campania un’importante riunione di carattere politico/istituzionale che ha visto la partecipazione dei vertici politico/amministrativi e tecnici dei Comuni di Torre del Greco, ErcolaPorto-Torre-del-Greco-Scogliera

no, Portici e della stessa Regione Campania.
L’incontro si inserisce nel solco del “Tavolo del Mare”, iniziativa di confronto istituzionale avviata dalla Capitaneria di Porto di Torre del Greco tesa a favorire, in chiave proattiva, la costruzione di un dialogo permanente tra i vari e stratificati livelli di governance del territorio e le varie categorie di stakeholders del settore marittimo.
Nello specifico, è stato posto l’accento sulla necessità di una linea di sviluppo lato-mare attraverso una progettazione integrata e di sistema che abbracci l’intero ambito territoriale del Compartimento Marittimo nella sua omogeneità, in modo da favorire lo sviluppo dell’aspetto turistico anche mediante l’implementazione di una opportuna integrazione tra collegamenti via mare e trasporti interni, che favorisca il raggiungimento dei principali siti di interesse culturale presenti nell’area.
Particolare attenzione è stata altresì dedicata alla necessità di definire gli assetti di regolamentazione disciplinanti il complesso delle attività e degli usi dei porti di Torre del Greco e “Granatello” di Portici e dell’approdo della “Favorita” di Ercolano, analizzando, nel contempo, le tematiche connesse alla gestione delle concessioni demaniali ivi insistenti.
Dal punto di vista degli interventi infrastrutturali, si è dato spazio alla trattazione dei vari profili di sicurezza e manutenzione, al fine di garantire l’utilizzo delle risorse portuali all’insegna della salvaguardia della pubblica e privata incolumità, nonché per realizzare maggiori opportunità di sviluppo degli indotti di filiera e dei territori stessi.
In particolare, per quel che concerne la cantieristica, interamente concentrata su Torre del Greco con le sue sette imprese ivi operanti, detto momento di confronto ha consentito di tracciare un quadro dell’attuale particolare momento di crisi che il comparto sta attraversando, a tal punto da veder ridotta l’attività locale (condotta da circa 40 unità lavorative tutte inquadrate a tempo indeterminato) ai soli lavori di manutenzione, con il conseguente quasi totale azzeramento della produzione di nuove unità.
Ciò anche aggravato da tutta una serie di criticità funzionali ed infrastrutturali dei porti stessi (scarso pescaggio dei fondali ed assenza di scali di alaggio in primis), incidenti negativamente sul ciclo produttivo cantieristico, limitato, ad oggi, alle sole attività su unità di medio tonnellaggio e che potrebbe subire un auspicato rilancio, in termini di efficacia ed efficienza, dall’avvio effettuale di talune progettualità già sottoposte al vaglio degli Enti territoriali competenti.
Infine, ulteriore momento di confronto ha riguardato lo sviluppo e la tutela della fascia demaniale marittima costiera, in un’ottica di reciproca, proficua interazione tra Enti di pianificazione e gestione del territorio (Regione e Comuni) e organi normativamente deputati alla relativa vigilanza e preservazione sotto il profilo ambientale.