Il candidato sostiene: ”Prove orali largamente difformi dalle previsioni del bando”

(i) per gli iscritti –  Torre del Greco – Alla prova orale per aggiudicarsi la poltrona più importante dell’Ufficio stampa del Comune di Torre del Greco ci sono arrivati in sei. Oggi, per questi candidati a Capo ufficio stampa, era giunto il giorno del verdetto finale: nella tarda mattinata erano tutti presenti, nella sede comunale di Palazzo Baronale, innanzi alla commissione esaminatrice che ha decretato, dopo aver esaminato i concorrenti reduci dalla prova scritta, vincitore Enrico Pensati, nome già noto sia nell’ambito del giornalismo locale sia per essere stato al fianco di politici in qualità di portavoce.
Qualcosa però ha complicato e messo in discussione i criteri di giudizio attuati: un duro scontro si è infatti verificato tra i membri della commissione ed uno dei candidati.
Il suo nome è Carlo Cristarelli (nella foto) ed, in esclusiva alla nostra testata, ha dichiarato parole molto forti in relazione alla giornata di oggi. “Le prove orali, come era già accaduto per gli scritti – sostiene Cristarelli -, sono state incentrate su elementi secondari rispetto alle competenze richieste per il posto messo a concorso. Contrariamente alle previsioni del Bando ed a dispetto degli obblighi legislativi in tema di assunzioni di giornalisti presso la PA, non è stato posto alcun quesito nelle materie della comunicazione istituzionale (intesa come teoria, tecnica e norme del settore). Non è stata accertata – spiega – la principale competenza richiesta. In compenso, sono stati posti quesiti puntuali di diritto privato e costituzionale che avevano dubbia attinenza con l’ordinamento degli enti locali”.
A quel punto, la maggior parte degli altri candidati in lizza si sono mostrati concordi con il partecipante che ha mosso le sue perplessità.
“Il problema – continua Cristarelli – è che la Commissione non ha espresso alcuna competenza in materia di informazione istituzionale. È clamoroso: i membri della Commissione hanno apertamente dimostrato di non avere alcuna contezza rispetto alla normativa di settore, c’era chi confondeva il ruolo di giornalista con quello di addetto stampa per un Comune e chi rivelava di non conoscere la differenza tra i concetti di comunicazione e informazione istituzionale. Sono sconcertato: davanti alle mie rimostranza, ho subito inteso che non avevo interlocutori con cui confrontarmi, inoltre, nulla che ho dichiarato è stato messo a verbale, nonostante lo abbia chiesto esplicitamente”.
Sconsolato, aggiunge Cristarelli: “È come se ad un concorso di avvocati si trovasse a giudicare una Commissione di giornalisti esclusivamente sulla base di nozioni di comunicazione”.
Dopo la sospensione della seduta, provocata dal suo intervento, il partecipante ha incassato ripetuti complimenti della Commissione ed ha perfino ottenuto il massimo dei voti (30). “L’aver ottenuto il massimo dei voti non è bastato per vincere il concorso – conclude Cristarelli – ma, anche per altre ragioni che preferisco non anticipare, ho motivo di ritenere che questa storia non sia affatto chiusa”. Di fronte a quanto accaduto oggi, infine, la commissione esaminatrice, dal suo canto, ha dichiarato che il tutto si è svolto con regolarità.
Antonio Civitillo

Fonte: <a href=http://www.ephemerides.it">www.ephemerides.it</a>