Comunicato stampa

Torre del Greco –  E’ Natale, ed è tradizionalmente il pesce a fare da protagonista sulle tavole delle famiglie campane. Per questo, già da due settimane oltre che su tutto il territorio nazionale, anche sul territorio della provincia di Napoli le Capitanerie di porto sono impegnate in verifiche e controlli diretti al contrasto della pesca di frodo ed alla tutela della sicurezza alimentare del prodotto ittico.
Indiscutibile il successo dell’operazione condotta dai militari della Capitaneria di Porto corallina guidati dal Comandante Capitano di Fregata Gaetano Angora: ad oggi, infatti, i team ispettivi a terra che hanno passato al setaccio mercati ittici, pescherie, centri commerciali, ristoranti e venditori ambulanti nei Comuni di Torre del Greco, Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano e Benevento, hanno proceduto al sequestro di oltre sette tonnellate di prodotti ittici mantenuti in condizioni igieniche non conformi alle norme nazionali e comunitarie in vigore. Ben 33 sono state le informative di reato trasmesse alle varie Procure della repubblica competenti territorialmente
Le strategie utilizzate per contrastare in maniera incisiva la pesca illegale sono consistite anche in attività di intelligence preventiva ed attraverso la sistematica organizzazione e coordinamento dei diversi settori della Guardia Costiera operanti sul territorio. In particolare, l’operazione della Capitaneria torrese, condotta anche con l’ausilio dei mezzi aeronavali del Corpo in costante coordinamento con la sala operativa, ha consentito di potere verbalizzare quei pescatori che effettuavano la pesca in zone e tempi non consentiti. Tali risultati sono stati raggiunti tramite il coordinamento tra un elicottero della guardia costiera e la motovedetta CP 549 di Torre del Greco che in perfetta sinergia sono riusciti a cogliere in flagranza i trasgressori alle norme sulla filiera della pesca. In una sola mattinata, ad esempio, sono infatti stati sanzionati ben 5 pescherecci che svolgevano la pesca a strascico in spregio alle norme nazionali e comunitarie. Tale attività, che depaupera fortemente le risorse ittiche e produce un notevole danno ambientale all’ecosistema marino, è costata oltre 2000 euro di multa ad ognuno dei Comandanti di tali pescherecci, nonché il sequestro delle reti utilizzate per compiere l’illecito. I militari della motovedetta CP549 hanno inoltre proceduto al sequestro di oltre cinque tonnellate di mitili mantenuti in cesti immersi in acque marine altamente contaminate e pronti ad essere immessi sul mercato.
Nel corso delle ispezioni sono state scoperte, tra l’altro, vere e proprie frodi commerciali: come nel caso di alcune pescherie dove prodotti precedentemente decongelati venivano venduti per freschi.
Circa venti le sanzioni amministrative comminate invece per violazioni della normativa europea sull’etichettatura dei prodotti ittici che obbliga di indicarne nome, zona d’origine e metodo di produzione al fine di garantire al consumatore la “tracciabilità” del prodotto acquistato. Rilevante il dato finale relativo al totale delle sanzioni amministrative ingiunte: oltre diecimila euro è stato l’importo totale delle violazioni contestate tra interventi di polizia marittima e terrestre.
A fronte dei costanti sforzi sostenuti per la lotta all’abusivismo nell’intera filiera della pesca, la Guardia Costiera di Torre del Greco raccomanda al consumatore di acquistare prodotti esposti alla vendita in banchi frigoriferi, al riparo dagli agenti atmosferici e dai gas di scarico delle auto; nel caso dell’acquisto di frutti di mare, invece, di porre particolare attenzione a che essi siano venduti nelle apposite retine e provvisti del Bollo Sanitario obbligatorio che ne attesta l’avvenuta depurazione.