Contrasto alla pesca abusiva ed alle illecite attività ad essa ricollegate: continua in tale ottica l’impegno della Guardia Costiera di Torre del Greco finalizzato alla tutela dei consumatori ed alla difesa delle risorse ittiche Guardia-Costiera-motoscafo

da un sempre più attuale e minaccioso depauperamento.
L’operazioni condotte dai Militari hanno portato nell’ultima settimana al sequestro di attrezzi da pesca non consentiti pari ad un valore di oltre 2000 euro ed all’elevazione di sanzioni pecuniarie per oltre 8000 mila euro. Le attività condotte sia a mare che a terra hanno rappresentato un valido strumento di risposta alla attività di pesca abusiva con attrezzi non consentiti ed alla commercializzazione abusiva dei prodotti ittici di vario genere, pratiche quest’ultime che, oltre a costituire potenziale pregiudizio per la salute pubblica, incidono fortemente anche sul delicato equilibrio eco-sistemico del litorale costiero Corallino. Particolarmente significativo il sequestro di circa 500 esemplari di ricci di mare operato dalla Motovedetta CP 549 della Guardia Costiera Corallina che ha intercettato nella zona di mare adiacente la località litoranea del Comune di Torre del Greco due unità da diporto con quattro pescatori abusivi a bordo nei confronti dei quali sono state elevate sanzioni amministrative pari a 8000 euro ciascuno procedendosi altresì al sequestro degli attrezzi da pesca – bombole, autorespiratori – utilizzati per detta vietata pratica illecita di pesca. Di pari passo a detta fase di contrasto alle attività illecite di pesca è stata altresì avviata una fase di coordinamento con le marinerie appartenenti al locale ceto pescherecci. Si è infatti tenuta presso la sala conferenze della Capitaneria una riunione con i rappresentati del locale Comparto Pesca finalizzata a sottolineare in chiave proattiva le problematiche che da sempre affliggono il settore. L’occasione è stata proficua anche per fornire alcuni chiarimenti ai pescatori presenti circa le ultime direttive in materia di pesca ovvero richiamare ed evidenziare i comportamenti da tenere in ordine alle normative di settore. L’incontro, apprezzato dagli stessi intervenuti, ha visto il ceto peschereccio formulare utili considerazioni ed ha costituito per tutti un momento costruttivo che si inserisce di diritto in una policy di confronto dove l’Autorità Marittima rappresenti, in ragione delle proprie peculiari attribuzioni, elemento imprescindibile di collegamento tra istituzioni e settori marittimi d’interesse.