Egregio direttore del giornale “La Torre”

L’ emergenza rifiuti in Campania e a Torre in particolare, non è un problema che si è presentato negli ultimi anni ma, per lo meno è quarantennale. Se si dà una guardatina ai giornali locali dagli anni ‘60 in avanti, si noterà che spesse volte gli articolisti si sono soffermati sulla questione, denunciando tale stato di cose ma senza ottenere dalla classe politica sia essa di destra o di sinistra una risposta adeguata o una soluzione che ponesse fine a questo degrado. Nel periodo della mia fanciullezza, i netturbini salivano fin ai piani superiori dei palazzi per la raccolta allora dei pochi rifiuti per lo più umidi( si era all’ inizio della società consumistica). Seguì un periodo oscuro nella gestione politica della cosa pubblica di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze, durante il quale i sacchetti venivano depositati fuori dagli androni o dai condomini a formare cumuli maleodoranti (in altre parti d’ Italia già esistevano i cassonetti) con gravi problemi igienici ed estetici.; gli spazzini si vedevano raramente e le strade erano sporchissime.(erano note e sono note le connivenze fra amministrazione, malaffare e malavita e su cui è inutile soffermarci e per le quali non se ne sa mai abbastanza). Finalmente alla fine degli anni 80 si videro per la prima volta i cassonetti a Torre e la città acquisì una veste un poco più civile. Ora pare si voglia tornare indietro: ci hanno tolto non solo i cassonetti, ma pure i netturbini si vedono di rado per cui Torre è una città che si ricicla da se ossia è un immondezzaio. È evidente, che è mancata da sempre la volontà politica, come se una potente “mano nera” lo impedisse, di risolvere in maniera definitiva tale pietoso caso. La stessa classe imprenditoriale e culturale che a Torre ha una suo peso e rilievo non ha mai dato occasione per una tiratina di orecchie ai nostri dirigenti e ce ne sarebbero i motivi .Quindi non si venga a dire che più che dell’ amministrazione la colpa dei disagi e ‘ dei torresi.
È vero che esiste una frangia di cittadini incivile, ignorante che non ama la propria città, ma il cattivo esempio viene dall’ alto. La gente va informata, educata e a volte anche “ bastonata”, ma fino a ora cosa si è fatto? Sembra adesso, che nel giro di un breve periodo, si voglia la nostra popolazione meglio educata e perbene; ma la classe politica cosa faceva negli anni precedenti quando numerose malefatte venivano commesse pubblicamente, senza che nessuno intervenisse? Mi si risponderà, che bisognava iniziare, ed è legittimo, ma siamo partiti veramente con il piede giusto?
Prendiamo il caso della raccolta differenziata; mi sorpresi nel vedere diversi torresi pur delle zone popolari(lo scrivente abita in Via Fontana), in gran parte rispettare gli orari per la raccolta, utilizzare i diversi colori della differenziata; poi quando si sono accorti che la tale era tutto un bluff non solo, ma anche fatta male( la ditta raccoglie alla rinfusa i vari materiali e i nostri amministratori sono a conoscenza di ciò) è evidente che molti cittadini si lasciassero andare e fra questi anche quelli più volenterosi.
Cosa ha provocato il tipo di differenziata voluta dal Dott Borriello:
1) Marciapiedi deturpati con i brutti colori della differenziata( caso unico in Italia); si veda fra tanti, il caso di Via Fontana : una parte del marciapiede rimesso a nuovo grazie ai Fondi Europei è stato imbrattato dai colori suddetti ormai sbiaditi( si aspetta che Giove Pluvio possa darci una mano per eliminare tale sconcio ) .
2) Marciapiedi distrutti dalle escavatrici per la raccolta dei rifiuti, che hanno formato crateri come quelli di Via Fontana, S Giuseppe alle Paludi, S.Croce, etc, dove ci si deposita di tutto, e dove rimangono residui che sprigionano un “olezzo” si fa per dire nauseante( è pensare che Torre è la città dei fiori come ci si vanta all’ entrata dell’ autostrada)
3) Marciapiedi e strade rese immonde e sozze per i residui e il percolato dell’ immondizia lasciata dopo la raccolta , non rimossi per la mancanza cronica dei netturbini
Si risponderà che il personale è ridotto. Vi sono problemi di bilancio, o che bisogna rivedere la pianta organica etc..; ma caspita, questo è un problema antico e al cittadino queste cose non interessano : vorrebbe vedere, come in tutti i paesi civili del pianeta, il netturbino stare al suo posto di lavoro tutti i santi giorni e svolgere il proprio orario di servizio. E se vi sono dei nullafacenti, si prendano provvedimenti seri oppure si assumano anche extracomunitari che probabilmente sarebbero più ligi al loro dovere.(anziché sprecare soldi per consulenze, enti inutili o consiglieri assenteisti) È vero che vi sono bravi lavoratori in questo settore, ma non mancano alcuni che una volta assunti “rinta a scopata” hanno fatto i loro comodi grazie anche a protezioni e connivenze dirigenziali. Quindi perché dare ’ sempre colpa al cittadino. Come dice un noto proverbio u pesce feta ra capa”.
Ritornando al discorso della differenziata, mi chiedo e chiedo agli amministratori perché i cassonetti sarebbero un impedimento alla raccolta differenziata, anzi è vero il contrario..È evidente che l’ incivile di turno che ha l’ intenzione di lasciare il sacchetto fuori la fascia oraria o in strada, lo farà con o senza i cassonetti, .( e per questi sarebbe efficace effettuare maggiori controlli e applicare le sanzioni dovute).Il cassonetto è un male minore perché, ha l’ indubbio vantaggio di contenere il sacchetto e di rendere un poco più decorosa la città; si eviterebbe di vedere quell’ orrore di buste di plastica di vario colore sparse un po’ qua un po’ là, alcune emananti odori nauseabondi, altre distrutti dalle auto parcheggiate, altre ancora dilaniate da poveri animali affamati che cercano avanzi, tra i quali purtroppo non solo cani e gatti ( non ero a conoscenza della vocazione francescana di Torre) ma anche grossi topi delle chiaviche e sciami di insetti, questi ultimi numerosi dopo che la raccolta serale è stata effettuata e tutti i residui non raccolti fanno bella mostra di se…
Il sindaco oltre che primo cittadino e anche dottore in medicina e dovrebbe rendersi conto del rischio igienico, che possono provocare questi surmolotti. e il percolato sulle strade generato dall’ immondizia non raccolta. Si immagini inoltre cosa succederà con il prossimo inverno quando il dilavamento operato dalle piogge porterà via non solo i sacchetti(tenendo conto che Torre è tutta un saliscendi) ma anche il percolato e il fango lasciato dall’ umido sui marciapiedi (mentre le scrivo il torrente di acqua “rint u rio” in questi giorni di pioggia ha portato via anche i bianchi contenitori e con essi i rifiuti umidi)oppure quando le folate di vento trasporteranno non solo polvere ma con essa varie specie di microbi con gravi rischi di allergie e alla salute. Quindi chiedo ancora qual è la colpa del cittadino, se vi sono questi “ fulgidi esempi di incapacità amministrativa” In diverse città, i cassonetti per la raccolta dei vari materiali sono stati conservati e non basta andare lontano; anche nei comuni limitrofi si noterà una maggiore pulizia delle strade; è evidente che chi ha la necessità di sbarazzarsi di una bottiglia di plastica o di poca carta non aspetterà giorni per poterlo fare; se invece ci fossero i cassonetti e la raccolta fosse più’ sistematica. si eviterebbero tanti sconci e brutture e si faciliterebbe il compito al cittadino anche meno avvezzo Una riprova della validità del contenitore é data dal fatto che la migliore raccolta differenziata si ha con il vetro che guarda caso, per questo tipo di materiale prevede il cassonetto. L’amministrazione ha cercato di rimediare per quanto riguarda l’umido, con ridotti contenitori bianchi ed antiestetici (mi fanno pensare ad alcuni visti negli ospedali), per giunta mancanti in diverse parti della città . Non vedo come possono contenere tutto l’umido che produciamo tenendo conto che solo un quartiere di Torre equivale a numero di abitanti ad un piccola cittadina..La famosa raccolta ”porta a porta” che è solo di nome, può valere per piccole comunità ma non per abitanti di una grande città in parte non abituati, altri maleducati, per cui si doveva iniziare gradualmente e i cassonetti sarebbero stati in tal senso utili per poter imparare. Un monito va anche ai presidi di alcune scuole di Torre nelle quali lo scrivente, ha potuto notare che le aule vengono pulite senza procedere ad alcuna selezione dei rifiuti. ; già si educano male, i futuri cittadini. Valgano inoltre alcuni esempi civili del nord Italia dove, imprenditori lungimiranti hanno costruito impianti per la “ differenziazione a valle”; al cittadino spetta solo il compito di separare il secco dall’umido. Con i soldi sprecati in tanti anni dalla Regione Campania per consulenze varie, manager corrotti e inetti, avrebbero costruito questi impianti e reso meno complicato la vita ai cittadini campani restii a differenziare i materiali perché non educati in tal senso; inoltre ci sarebbe stato risparmio energetico, un riciclo serio dei materiali,e formazione di posti di lavoro:Più’ cittadine viciniore si sarebbero potute riunire in un consorzio pubblico per la costruzione di tali impianti. Per cui proclami del 40% di materiali differenziati affissi su manifesti sono solo un bluff(la stessa percentuale l’ho vista sarà un caso, anche in un altro comune vesuviano) e servono solo per evitare sanzioni o commissariamenti da parte del governo centrale. La gente dalle nostre parti educata male da tanti anni di mal governo, si lascia andare se rilevano le malefatte e le incapacità dei suoi governanti per cui li emula., (i governanti e i governati sono simili), ma se viene educata a rispettare le regole con l’informazione, la prevenzione, e se i governanti danno un buon esempio e sanno ben governare è chiaro che non tutti i cittadini, ma una buona parte si adopererà a comportarsi meglio e quelli poco inclini alla convivenza civile si sentiranno isolati e per essi si utilizzeranno strumenti a volte anche “poco democratici” per rinsavirli.
Va pertanto tutta la mia solidarietà e appoggio al sindaco Borriello per la vile aggressione subita da questa gentaglia e lo invito a perseguire questa strada. Intravedo però e spero di non sbagliare un segnale di cambiamento in positivo, seppur macchiato da una violenza: personaggi che vivono di illegalità si scagliano stranamente contro il potere politico rappresentato dal primo cittadino, quando il potere stesso dalle nostre parti negli anni passati ha sempre protetto con un velo pietoso una certa mentalità criminale, per il suo tornaconto. Ma invito anche lo stesso primo cittadino a comportarsi come un passato re della Giordania che pare solesse travestirsi da mendicante e circolare per il mercato di Amman per ascoltare cosa i suoi sudditi pensassero del suo operato . Per quanto riguarda i rifiuti ne ascolterebbe molte non sempre positive per il suo amministrare in questo settore.

Nel ringraziarla dell’ospitalità le inviamo cordiali saluti



Carmela Auriemma e Giuseppe Di Donna